Cry (Ind) "SuiSide"
EP, Beneath the Fog Productions, 2010
Genere: Ambient/Depressive Black Metal
Ritornano i Cry, one man band dall’India nata lo scorso autunno dall’idea di un uomo che si fa chiamare semplicemente "I". Un ritorno decisamente sottotono con questo ep che ricalca la linea del precedente demo, "Eternal Screams of Silence".
Un ambient/depressive ben fatto che però a livello di sensazioni sa trasmettere davvero poco: solo un senso di forte desolazione e vuoto interiore. Chi si aspetta di sentire un buon lavoro depressive, ingannato dalle immagini del booklet e dai titoli delle canzoni, direi che rimarrà piuttosto deluso da questo progetto.
La tristezza e lo sconforto ci avvolgono subito, già da "Tears of Desolation", dove i riff di chitarra creano un gioco di follia e desolazione, ripresi poi da "Cry" e "Hand full of Scars", dove possiamo avvertire anche un sottile velo di malinconia. Lo scream, che si discosta decisamente dalla voce caratterizzante i lavori depressive, non è mai troppo disperato e incisivo.
"The Cold and Mourning Winds of Depression" è interamente lasciata alle tastiere che sanno ricreare un’atmosfera gelida e penetrante, rafforzando cosi quella sensazione di vuoto interiore.
"Hope No More" è la canzone che più si avvicina al depressive canonico: lo scream diventa più incisivo e malvagio mentre i riff di chitarra, pur rimanendo molto semplici, si fanno più tristi e cupi. Possiamo sentire dunque il dolore interiore che lentamente viene fuori e invade la nostra mente. Note di dolore anche in "When Silence Screamed Suicide", il cui inizio è affidato alla tastiera e ogni tocco è come un cristallo di ghiaccio che si impianta nel cervello e non lascia scampo. Chitarra e voce purtroppo invece procedono su quell’idea di malinconia, ripresa poi dall’outro "The Light", senza mai lasciar affiorare nell’ascoltatore sentimenti come disperazione, angoscia e sofferenza.
Peccato, perché I dimostra di saperci fare con gli strumenti ma non ha saputo sfruttare le sue capacità per esprimere realmente il dolore che ha dentro. A noi rimane dunque l’amaro in bocca per un ep che sicuramente avrebbe potuto meritare di più.
Recensione a cura di: Laraerica
Voto: 60/100
Tracklist:
1. Tears of Desolation 05:00
2. Cry 04:34
3. A Hand Full of Scars 04:33
4. The Cold and Mourning Winds of Depression 05:44
5. Hope No More 04:22
6. When Silence Screamed Suicide 03:59
7. The Light 05:24
Total playing time 33:36
www.myspace.com/cryblackmetal
Genere: Ambient/Depressive Black Metal
Ritornano i Cry, one man band dall’India nata lo scorso autunno dall’idea di un uomo che si fa chiamare semplicemente "I". Un ritorno decisamente sottotono con questo ep che ricalca la linea del precedente demo, "Eternal Screams of Silence".
Un ambient/depressive ben fatto che però a livello di sensazioni sa trasmettere davvero poco: solo un senso di forte desolazione e vuoto interiore. Chi si aspetta di sentire un buon lavoro depressive, ingannato dalle immagini del booklet e dai titoli delle canzoni, direi che rimarrà piuttosto deluso da questo progetto.
La tristezza e lo sconforto ci avvolgono subito, già da "Tears of Desolation", dove i riff di chitarra creano un gioco di follia e desolazione, ripresi poi da "Cry" e "Hand full of Scars", dove possiamo avvertire anche un sottile velo di malinconia. Lo scream, che si discosta decisamente dalla voce caratterizzante i lavori depressive, non è mai troppo disperato e incisivo.
"The Cold and Mourning Winds of Depression" è interamente lasciata alle tastiere che sanno ricreare un’atmosfera gelida e penetrante, rafforzando cosi quella sensazione di vuoto interiore.
"Hope No More" è la canzone che più si avvicina al depressive canonico: lo scream diventa più incisivo e malvagio mentre i riff di chitarra, pur rimanendo molto semplici, si fanno più tristi e cupi. Possiamo sentire dunque il dolore interiore che lentamente viene fuori e invade la nostra mente. Note di dolore anche in "When Silence Screamed Suicide", il cui inizio è affidato alla tastiera e ogni tocco è come un cristallo di ghiaccio che si impianta nel cervello e non lascia scampo. Chitarra e voce purtroppo invece procedono su quell’idea di malinconia, ripresa poi dall’outro "The Light", senza mai lasciar affiorare nell’ascoltatore sentimenti come disperazione, angoscia e sofferenza.
Peccato, perché I dimostra di saperci fare con gli strumenti ma non ha saputo sfruttare le sue capacità per esprimere realmente il dolore che ha dentro. A noi rimane dunque l’amaro in bocca per un ep che sicuramente avrebbe potuto meritare di più.
Recensione a cura di: Laraerica
Voto: 60/100
Tracklist:
1. Tears of Desolation 05:00
2. Cry 04:34
3. A Hand Full of Scars 04:33
4. The Cold and Mourning Winds of Depression 05:44
5. Hope No More 04:22
6. When Silence Screamed Suicide 03:59
7. The Light 05:24
Total playing time 33:36
www.myspace.com/cryblackmetal
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