Onslaught “Killing Peace”
Full-length, Candlelight Records, 2007
Genere: Thrash Metal
Questo “Killing Peace” era stato il disco del ritorno da parte degli Onslaught dopo un lungo periodo di assenza dalle scene, avvenuto dopo l’anonimo “In Search Of Sanity” del 1989. E direi che questo album dimostra una band pienamente in forma e che si riscatta in maniera prepotente dopo lunghi anni di oblio.
Tra pochi giorni uscirà il nuovo parto “Sounds Of Violence”, ma ci tenevo a riportare all’attenzione un disco che a mio parere ha raccolto un po’ meno rispetto a quanto avrebbe meritato.
“Killing Peace” si dimostra come un disco di solido thrash influenzato sia dalla scuola Bay Area che da quella di New York, con una forte sudditanza verso gli Overkill dell’ultima era (ovvero quella che va da “The Killing Kind” ad oggi). La qualità si mantiene per tutti i nove episodi piuttosto elevata, e la produzione di Andy Sneap è puntuale come al solito nell’offrire una certa garanzia di pulizia, precisione e possenza nel sound. In mezzo a diverse schegge come “Burn”, la title track o “Shock 'n' Awe” (traccia conclusiva), si ergono a protagoniste anche canzoni più pesanti e sulfuree, come la bellissima “Destroyer Of Worlds”, uno degli highlight del disco, molto ispirata nel riffing e ben sorretta dal drumming di Steve Grice, che alterna mid tempo a parti più aggressive e talvolta in doppia cassa. Un pezzo che sicuramente saprà farvi venire male al collo! La caratteristica portante di questo album infatti, nonchè suo punto di forza, sta proprio nell'abilità della band di saper giocare con variazioni di tempi, stacchi dal sapore "groovy" e ripartenze da infarto. Tutto ciò mantiene vivo l'interesse dell'ascoltatore per tutto il minutaggio. Insomma, ci troviamo davanti ad un disco fresco e molto ben pensato.
In generale credo che non ci sia un solo episodio che si possa considerare come riempitivo in questo platter, e menzionerei ancora la tellurica “Pain” tra le mie favorite, ma il consiglio che vi posso dare è solo uno: comprate questo disco. Se amate il thrash rivestito di titanio, ben suonato, ben prodotto e massiccio, avrete trovato pane per i vostri denti.
Uno strano dubbio però mi assilla. Negli ultimi anni sono usciti dischi del calibro (elevatissimo) di questo degli Onslaught, dell’ultimo Sacrifice, dell’ultimo Laaz Rockit…E la lista potrebbe continuare. Come mai se ne è parlato quasi nulla? Come mai la gente continua a parlare di quell’abominio di “Death Magnetic” o di quel mezzo disco chiamato “Endgame”? Il thrash è morto, sento dire, ma le tasche di certi signori ormai fritti e bolliti, continuano a straboccare di soldi e dischi come questi citati sono puntualmente ignorati. E io sapete che vi dico? Problemi vostri, io mi ascolto la roba buona, voi fate come vi pare. Ovviamente, lo ripeto ancora, “Killing Peace è dannatamente buono e non vedo l’ora esca il prossimo tra pochi giorni. Grandi Onslaught!
Recensione a cura di: Kosmos Reversum
Voto: 79/100
Tracklist:
1. Burn 04:51
2. Killing Peace 03:37
3. Destroyer of Worlds 05:55
4. Pain 04:08
5. Prayer for the Dead 05:39
6. Tested to Destruction 04:44
7. Twisted Jesus 06:16
8. Planting Seeds of Hate 05:00
9. Shock 'n' Awe 03:57
Total playing time 44:07
http://www.myspace.com/onslaughtuk
http://www.onslaughtfromhell.com/
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