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Bleeding Fist “Devil’s Ferox”

EP, Moribund Cult, 2011
Genere: Black/Thrash Metal

E’ sempre un piacere constatare che in un’epoca in cui siamo governati da internet, dagli I-Phone e in cui tutto è veloce, digitalizzato e freddo, ci sono bands che mantengono uno stile ancorato al passato, alle radici della musica estrema, tenendosi lontani dalle sonorità di ultima generazione, ormai troppe volte sommerse da una glassa dolciastra dalla consistenza plasticosa.
Parlo di uno stile, di una attitudine e un approccio alla propria arte non artefatto e sincero. Questo è il caso di una band come gli sloveni Bleeding Fist, e questo ep intitolato “Devil’s Force” ce lo può confermare.

Nonostante la band abbia un solo full-length all’attivo datato 2009, dal 2005 ad oggi è sempre stata presente sul mercato rilasciando vari ep, demo e split e ha quindi raggiunto un buon numero di releases alle spalle facendosi le ossa, detto in gergo. Passando al lato squisitamente tecnico di questo prodotto in esame, posso dire che la band non vuole stupire con chissà quali giochi di prestigio, non punta assolutamente sull’elemento novità ma anzi, fa della tradizione black/thrash il suo vessillo. Non sono infatti da ricercare nel black metal anni Novanta scandinavo le principali influenze di questa band, ma in tutte quelle formazioni che già negli anni Ottanta stavano plasmando quello che poi sarebbe stato estremizzato, contaminato e portato anche su altri lidi e ribattezzato come black metal (di “seconda ondata”).

Molto bella la produzione del disco, dotata di un fascino retrò reso possibile grazie ad un lavoro dietro al mixer che non ha trasformato la batteria nel solito marasma triggerato o reso le chitarre finte e senz’anima. Anche se stiamo parlando di due bands molto diverse, in alcuni frangenti, come ad esempio nella title track, mi sono venuti in mente gli ultimissimi Watain, anche loro alle prese con la ricerca delle radici primigenie del genere. Un percorso a ritroso che pesca a piene mani dal proto black metal, dal thrash e dal death metal in cui i Bleeding Fist ci si gettano a capofitto e realizzano un mini cd non perfetto ma godibilissimo. Anche la voce di Hellscream calza a pennello in tutto questo discorso: mai esasperata e un po’ strozzata, proprio come se ne sentivano tante negli anni Ottanta.

Niente urla belluine quindi e, come accennavo, suoni molto naturali e tanto sudore e sangue. Sangue che viene sputato senza limiti nella buona “Monuments Desecration”, che apre in maniera degna ed esplicita questo “Devil's Ferox”, tra sfuriate in blast beat e parti più cadenzate, dove le chitarre si impegnano a creare un’atmosfera mortifera e sinistra. Le chitarre sono sempre protagoniste nel fornire un buon apporto al disco, con un riffing affilato ma sempre piuttosto scarno e semplice e il loro suono si dimostra come un buon connubio tra la sporcizia tipica del genere e la cura nel rendere ben udibile ogni passaggio strumentale.

Non rimane molto altro da aggiungere parlando di questo prodotto, in primis perché stiamo parlando di un disco di cinque brani (di cui uno è un tributo ai nostrani Death SS, ovverosia “Black and Violet”) e poi perché credo che la descrizione sul loro stile e di due dei quattro brani propri della band qui presenti sia ben più che sufficiente per aver fatto inquadrare il disco a chi se ne intende un minimo di certi suoni
Concludendo posso dire che “Devil's Ferox” è un disco che piacerà agli estimatori del metallo oltranzista, ma che troverà specialmente negli aficionados della vecchia scuola i suoi estimatori. Aspettiamo il prossimo full-length per vedere se la band saprà confermare e perfezionare i buoni propositi messi in evidenza in questo ep.

Recensore: Kosmos Reversum
Voto: 65/100


Tracklist:
1. Monuments Desecration 05:39
2. Devil’s Ferox 06:48
3. Pillars of Black Enlightenment 05:29
4. Force the Dead to Confess 04:07
5. Black and Violet (Death SS tribute) 03:36

Total playing time: 25:39

http://www.bleeding-fist.com/
http://www.myspace.com/bleedingfist
http://www.facebook.com/chaosblackmetal

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