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Crawler "Knight of the World"


Full-length, SG Records, 2011
Genere: Heavy Metal

Attivi da una decina d’anni, ormai, i cremonesi Crawler giungono con questo “Knight of the World” al loro debutto, dopo un paio di demo che senz’altro son serviti loro per rodarsi e mettere a punto la loro proposta. Proposta che è definibile unicamente con il termine Heavy Metal, quello vero, incontaminato e che suona ancora attuale nonostante i suoi begli annetti che ha sul groppone.

La maggiore influenza che ho riscontrato in questo lavoro è quella della Vergine di Ferro, soprattutto del periodo 1983-’84. La opener “Crawler” sembra una sorta di "Aces High" parte seconda, la struttura e le melodie vocali sono pressoché uguali. Persino la timbrica del singer Claudio Cesari ricorda molto quella di Dickinson (anche se ci sento anche qualcosa del buon Blaze Bayley, e la cosa non mi spiace affatto perché reputo anche lui un gran singer quanto sottovalutato). La seguente “Speed” è incalzante e potente, dai vaghi rimandi a una certa “Two Minutes To Midnight”. Il gruppo comunque non tarda a mettere in mostra le proprie qualità anche nei momenti più riflessivi, come nella bella “Danger! (On Elm Street)”, una semi ballad dal sapore malinconico e sognante che si apre successivamente in una song di acciaio puro, con una prova corale lodevole. Anche “Angels in Paradise” si muove su terreni simili, tra parti acustiche che incalzano uno sviluppo successivo più sostenuto. Tutti i musicisti sono meritevoli di attenzione, soprattutto il lavoro delle chitarre risulta molto valido, con riff rocciosi e le famose chitarre gemelle che spesso fanno capolino tra le varie canzoni, oltre che assoli di pregevole fattura.

Il disco è in definitiva un buon compendio di un certo modo di fare Metal degli anni ’80, e chi ama bands come Iron Maiden, Saxon o Helloween troverà in “Knight of the World” pane per i suoi denti. Non credo che i Crawler volessero essere super originali o stupire con effetti speciali l’ascoltatore. Se il loro intento era quello di riproporre un sound classicamente heavy metal direi che l’obiettivo è raggiunto in pieno.
Questo è un lavoro piacevole, forse con qualche deja vu che affiora ogni tanto, ma in fondo la sostanza rimane più che buona, e il merito va attribuito ad una band coerente, capace e sicura dei propri mezzi. Bravi!

Tracklist:
1. Crawler
2. Speed
3. Knight of the World
4. Cagliostro
5. Burst
6. Angels in Paradise
7.. Danger! (On Elm Street)
8. Masters of the Night
9. Sick Song
10. Undeads
11. The King Will Come


Recensione a cura di: Kosmos Reversum
Voto: 70/100

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