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Inner Hate "First Hate to the World"

Ep, Autoprodotto
(2013)

L'heavy metal è un fenomeno, uno stile di vita che si è diffuso a macchia d'olio in ogni angolo del globo facendo nascere band anche nei posti martoriati dalla guerra, ma fortunatamente la band che andrò a recensire non proviene da uno di questi posti, ma dalla nostra penisola.
Il gruppo in questione si chiama Inner Hate e provengono dalla Sicilia, precisamente da Caltanissetta e come molte band siciliane anche loro sono votati al sacro verbo del thrash metal.
Gli Inner Hate sono una formazione molto giovane (in termini di nascita del gruppo), in quanto sono attivi dall'inizio del 2013 e hanno dato alle stampe un ep di tre pezzi dal titolo "First Hate to the World" completamente autoprodotto.
La prima traccia "Kill Your Mind" si apre con un intero dialogo tratto dal film "1984" di George Orwell ed è anche suggestivo ma personalmente parlando, avrei ridotto la durata evitando di far scemare l'interesse per il pezzo vero e proprio.
Gusti a parte dopo l'intro inizia la canzone e si denota quanto lo stile musicale dei tre sia anche debitore sia all'heavy metal quanto al thrash ma in sostanza il pezzo convince e nel refrain ricorda molto gli Exodus che furono. Unica nota dolente è il volume un po' alto delle chitarre che in alcuni punti sovrastano la voce.
A metà canzone si assiste ad una parte più cadenzata dove avrei visto bene un solo ma anche se ne si sente la mancanza il pezzo in se resta godibile nel complesso.
"Suffering For All" fa il suo ingresso con la sua vena melodica e cadenzata che lascia spazio alla vena più creativa e tecnica della band risultando come la canzone più articolata è completa dell'intero ep in termini di varietà di sound. Nel momento in cui il pezzo entra nel vivo il paragone Exodus è subito fatto ed è giusto il tempismo del solo di chitarra anche se mi sarei aspettato un solo più articolato ma forse nonostante il chitarrista (nonchè cantante) sia un ritmico più che buono, suggerisco l'idea di cercare un buon solista da inserire in formazione perchè farebbero il salto di qualità.
L'ultima canzone che compone l'ep si intitola "The Holy Massacre" e come stile sia vocale che strumentale ricorda invece i Sodom del periodo "Agent Orange"/"Better Off Dead" e riesce a coinvolgere e a differenza della canzone precedente qui fa capolino un solo in parte più convincente del precedente, ma nella seconda parte più melodica non risulta molto in scala, stonando leggermente con la sezione ritmica.
In sostanza le basi per qualcosa di grande ci sono tutte e con le dovute modifiche gli Inner Hate faranno sicuramente ancora parlare di loro. Bisogna ricordare però che si tratta di una formazione nata da poco e va lodato lo sforzo è l'impegno che hanno dimostrato nell'incidere l'ep.
Può darsi che dopo pochi mesi di attività incidere un ep sia azzardato e forse avrei aspettato un po' di più, ma nel complesso è un buon lavoro, migliore di tanti altri in circolazione. Per tutti quelli che amano il thrash a 360° consiglio l'ascolto dell'ep in questione.


Recensore: Il Meggi
Voto: 70/100

Tracklist:
01.Kill Your Mind
02.Suffering For All
03.The Holy Massacre


https://www.facebook.com/InnerHateThrash
www.youtube.com/user/InnerHateThrash
http://www.reverbnation.com/innerhate4

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