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Neropulsar "In the Shadows of that Cross"

Ep, Autoprodotto
(2013)

Premetto che il black metal non rientra piĆ¹ nei miei ascolti principali ma circa tredici anni fa era l'unica cosa che ascoltavo. Oggi mi trovo a recensire l'ep di una band che si professa essere depressive black metal e per chi non sa cosa sia, vi rimando a gruppi come gli Abyssic Hate.
Il gruppo si chiama Neropulsar e proviene da Salerno in Campania e la cosa che lascia da subito sorpresi (ma non piĆ¹ di tanto) ĆØ l'assenza di un batterista, si perchĆØ i nostri sono un po' come i Limbonic Art, ossia con una drum machine.
Il gruppo si forma nel 2013 e l'ep uscito ad agosto si intitola "In the Shadow of that Cross" (il titolo poco o niente c'entra con il depressive).
La cosa che fa storcere un po' il naso ĆØ il titolo delle prime due tracce, l'intro "A Virgin for Baphomet" e la successiva "The Eiaculation of Goatgod" che con il loro immaginario "satanico" poco si sposano con la causa del depressive.
Per la prima canzone posso dire che per quanto atmosferica, risulta troppo lunga per essere un'introduzione e stanca parecchio, le cose entrano nel vivo (se cosƬ si puĆ² dire) con la successiva traccia che risulta perĆ² mal equalizzata in quanto l'introduzione arpeggiata ha un volume troppo alto rispetto alla canzone vera e propria perchĆØ alla fine di questa parte si ha un calo netto del suono. Ma il problema non ĆØ solo questo, la canzone presenta si uno stile depressive, ma tutta la parte strumentale risulta troppo impastata e le chitarre diventano abbastanza fastidiose per l'ascoltatore con cali di frequenza imbarazzanti. E' black metal ok, ma ciĆ² non toglie che nel 2013 cercare di emulare il sound di band come Dark Throne di "Transilvanian Hunger" se non peggio ĆØ un po' ridicolo.
La situazione legata all'equalizzazione migliora un po' con i pezzi seguenti ma si assiste ancora a cali di frequenza anche se meno lampanti come in "The Eiaculation...".
L'ep scorre comunque sulle stesse linee ma trova il suo punto piĆ¹ alto nella penultima canzone "The Sun No Longer Shines", la quale incarna meglio lo spirito di depressive black metal. Probabilmente se tutte le canzoni fossero state "curate" come questa, l'ep sarebbe stato molto piĆ¹ apprezzabile sotto ogni punto di vista.
Il disco si chiude poi con un outro "Our Gift" molto inquietante ma di sicuro effetto.
In conclusione posso dire che si tratta pur sempre di una formazione molto recente e quindi ancora acerba sotto alcuni punti di vista, ma con la giusta correzione sicuramente le cose sono destinate a migliorare sicuramente dando nuova linfa ad un genere che sta pian piano scomparendo e non ĆØ piĆ¹ cosƬ in voga come una decina (o piĆ¹) di anni fa dove face painting e tenebre erano all'ordine del giorno.
Mi piace molto invece il lavoro di drum programming che non fa per niente sentire che l'intera batteria sia finta e credo che la scelta sia accettabile, come quella della band di non intraprendere alcun live, scelta in passato adottata da molte formazioni black metal.
Consiglio l'ep "In The Shadows..." esclusivamente a chi si nutre di black metal in tutte le sue forme, per gli altri dico che ĆØ un prodotto trascurabile e non fondamentale per la vostra discografia.
Alla band chiedo di migliorare qualche piccolo aspetto in termini soprattutto di qualitĆ  della registrazione.


Recensore: Il Meggi
Voto: 55/100

Tracklist:
01. A Virgin for Baphomet (Instrumental)
02. The Eiaculation of Goatgod
03. Follow the Rain
04. The Cat and the Monster    
05. The Sun No Longer Shines 
06. Our Gift (outro) 


https://www.facebook.com/neropulsar.official?fref=ts
http://neropulsar.bandcamp.com/
http://kodmar.wix.com/neropulsarofficial

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