Mind Snare “Ancient Cults Supremacy”
Full-length, The Spew Records
(2014)
I torinesi Mind Snare sono ormai una istituzione del death metal made in Italy, e potremmo anche dire che in questo campo anche all’estero hanno saputo ritagliarsi, nei loro quasi venticinque anni di attività, un buon seguito. Il nuovo album, “Ancient Cults Supremacy” rimarca quanto i Nostri hanno detto in tutta la loro carriera, nonostante qualche cambio di line up, come ad esempio l’entrata di Derek alla voce e la fuoriuscita del loro vecchio vocalist Gigi Casini, che era uno dei membri portanti. Anche il basso vede una nuova figura, quella di Fabio.
Ci pensano comunque gli storici Chris Benso e Sergio Pavinato a portare avanti un discorso iniziato tanti anni fa. E lo fanno con la solita brutalità, convinzione e coerenza. Potremmo forse dire che questo è un disco più maturo dei precedenti, ma forse non poteva essere altrimenti; grazie a una tecnica di primo livello ed un attaccamento al death metal incrollabile, i Mind Snare ci consegnano un disco di classico brutal death metal di matrice americana, che si muove tra Deicide, Angelcorpse e Immolation. Grazie ad episodi esaltanti come “Draining Faith”, “Entrenched in Agony”, “Shatter Of Morality” o “Deceived Immortality”, questi quattro mattatori ci sbattono in faccia una serie di bordate mortifere e bastardissime di vecchia scuola death che non lasceranno scampo. Credo anche che il sound, rispetto ai lavori precedenti, ormai risalenti a parecchi anni fa se si parla di full-length, si sia ancora incupito, e l’alone che si respira è davvero soffocante, e in qualche frangente vengono in mente anche gli Incantation, quando la band rallenta (ma lo fa molto di rado). Devastante anche “Mutilated Meaning of Life”, dissonante, cattiva e perversa, che apre le porte alla conclusiva “Unleashed Hate Spreading”, ennesimo baluardo alla violenza ed ennesimo omaggio al death metal più tradizionale, al quale la band ha dedicato quasi tutta la propria vita.
E’ difficile trovare qualcosa di negativo da evidenziare di fronte ad un disco del genere (tolta forse una resa sonora buona, ma che poteva essere più incisiva). Ed i motivi vanno anche oltre la musica contenuta in questo album. Qui si parla di storia del metal italiano, di gente che si sbatte da tempo immemore nell’underground e che non ha mai mollato. Se è vero che negli anni il death metal si è evoluto ed oggi è difficile combattere con una concorrenza spietata e infinita e che si rinnova, è anche vero che gente come i Mind Snare è necessaria per ribadire un certo concetto di death metal old school, che troppi stanno dimenticando a favore di dubbie contaminazioni, che col death metal ci azzeccano davvero poco.
I torinesi Mind Snare sono ormai una istituzione del death metal made in Italy, e potremmo anche dire che in questo campo anche all’estero hanno saputo ritagliarsi, nei loro quasi venticinque anni di attività, un buon seguito. Il nuovo album, “Ancient Cults Supremacy” rimarca quanto i Nostri hanno detto in tutta la loro carriera, nonostante qualche cambio di line up, come ad esempio l’entrata di Derek alla voce e la fuoriuscita del loro vecchio vocalist Gigi Casini, che era uno dei membri portanti. Anche il basso vede una nuova figura, quella di Fabio.
Ci pensano comunque gli storici Chris Benso e Sergio Pavinato a portare avanti un discorso iniziato tanti anni fa. E lo fanno con la solita brutalità, convinzione e coerenza. Potremmo forse dire che questo è un disco più maturo dei precedenti, ma forse non poteva essere altrimenti; grazie a una tecnica di primo livello ed un attaccamento al death metal incrollabile, i Mind Snare ci consegnano un disco di classico brutal death metal di matrice americana, che si muove tra Deicide, Angelcorpse e Immolation. Grazie ad episodi esaltanti come “Draining Faith”, “Entrenched in Agony”, “Shatter Of Morality” o “Deceived Immortality”, questi quattro mattatori ci sbattono in faccia una serie di bordate mortifere e bastardissime di vecchia scuola death che non lasceranno scampo. Credo anche che il sound, rispetto ai lavori precedenti, ormai risalenti a parecchi anni fa se si parla di full-length, si sia ancora incupito, e l’alone che si respira è davvero soffocante, e in qualche frangente vengono in mente anche gli Incantation, quando la band rallenta (ma lo fa molto di rado). Devastante anche “Mutilated Meaning of Life”, dissonante, cattiva e perversa, che apre le porte alla conclusiva “Unleashed Hate Spreading”, ennesimo baluardo alla violenza ed ennesimo omaggio al death metal più tradizionale, al quale la band ha dedicato quasi tutta la propria vita.
E’ difficile trovare qualcosa di negativo da evidenziare di fronte ad un disco del genere (tolta forse una resa sonora buona, ma che poteva essere più incisiva). Ed i motivi vanno anche oltre la musica contenuta in questo album. Qui si parla di storia del metal italiano, di gente che si sbatte da tempo immemore nell’underground e che non ha mai mollato. Se è vero che negli anni il death metal si è evoluto ed oggi è difficile combattere con una concorrenza spietata e infinita e che si rinnova, è anche vero che gente come i Mind Snare è necessaria per ribadire un certo concetto di death metal old school, che troppi stanno dimenticando a favore di dubbie contaminazioni, che col death metal ci azzeccano davvero poco.
Nessun tecnicismo esasperato, nessuna inflessione che abbia come suffisso termini come “tecnical”, “math”, “core”, “prog”, ecc.
Solo fottuto death metal. Vi pare poco?
Recensione di: Sergio “Kosmos Reversum” Vinci
Recensione di: Sergio “Kosmos Reversum” Vinci
Voto: 75/100
Tracklist:
1. Drainig Faith
2. Entrenched in Agony
3. Decadent Bearer of All Disease
4. Smugled in the Underworld
5. Shatter of Morality
6. Deceived Humanity
7. Mutilated Meaning of Life
8. Unleashed Hate Spreading
https://www.facebook.com/pages/Mind-Snare/280665985277153
I Mindsnare sono un'istituzione del death italiano! Vanno supportati sempre e comunque anche solo per la passione e la dedizione che ci mettono!
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