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CRUCIAMENTUM - Charnel Passages (Review)

Full-length, Profound Lore Records
(2015)

Arrivano al primo full-length questi death metallers inglesi, dopo una manciata di demo, split ed ep, rilasciati tra il 2008 e i giorni nostri. Il disco in questione è un esempio di death metal classico ma intelligente, accattivante per la sua atmosfera tetra e morbosa, e che trova il suo punto di forza in un giusto compromesso tra parti catchy ed altre che devono molto al vecchio death metal americano di band come Morbid Angel, Angelcorpse o Cannibal Corpse. Non sono assenti anche rimandi alla scuola svedese, soprattuto per il sound dele chitarre, grezze quanto basta.

In ogni caso la produzione si mantiene buona ed efficace, è ben bilanciata tra tutti gli strumenti, e il drumming è possente e ben si sposa con il magma sonoro che questi cinque individui riescono a creare. 
Sicuramente l'iniziale "The Conquered Sun (The Dying Light Beyond Morpheus Realms)" potrebbe già rappresentare l'intero album, coi suoi sette minuti abbondanti di durata, dove la band fa capire con che tipo di armi colpirà l'ascoltatore, ma consiglio vivamente anche la violentissima "Tongues of Nightshade", dove questa formazione offre una prestazione fedele ai più classici dettami del death metal più brutale. Non da meno la successiva "Rites to the Abduction of Essence", che invece ci riporta vagamente in territori di death metal old school svedese, con piccoli innesti di tastiera verso la sua metà che si rivelano azzeccati, prima di un assalto all'arma bianca che durerà fino alla fine. 

In alcuni frangenti ho trovato anche piccoli rimandi ai leggendari Bolt Thrower, e questo lo dico in generale. Le parti più cadenzate infatti sono debitrici dei maestri sopra citati, come alcuni accenni al doom tipici degli Incantation.
Insomma, questo è un disco che farà la gioia di tutti gli amanti del metallo della morte, senza troppe pretese, ma che ricercano in questo genere anche atmosfera e feeling, come dimostra ancora l'articolata e ben architettata "Dissolution of Mortal Perception", a tratti davvero avvolgente e nera e dove riaffiorano pesantemente e tastiere.
La giusta competenza dei musicisti coinvolti in questo disco e la loro tendenza a creare scenari oscuri e apocalittici fanno in modo che il disco si mantenga sempre su alti livelli e non scada nella noia. 

Ormai nel death metal è stato detto tutto o quasi. Mi astengo dall'emettere giudizi sulle derive tecnico-sperimentali che impazzavano qualche anno fa in questo genere, così come tutta quella melodia che molti si sono sforzati di far combaciare a tutti i costi col death metal...Personalmente ho sempre preferito il death metal classico ma di qualità, e questo "Charnel Passages" ne è un buon esmpio. 
Non parliamo del capolavoro death metal degli ultimi venticinque anni, ma di un disco solido e molto piacevole. Bravi.

Recensione a cura di: Sergio "Bickle" Vinci
Voto: 70/100

Tracklist:
1. The Conquered Sun (The Dying Light Beyond Morpheus Realms) 07:33 
2. Necrophagous Communion 04:59
3. Tongues of Nightshade 05:29 
4. Rites to the Abduction of Essence 06:00 
5. Piety Carved from Flesh 05:20
6. Dissolution of Mortal Perception 07:29
7. Collapse 07:57
DURATA TOTALE: 44:47

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