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OMEGA MACHINE "The End That Comes With The Omega Machine" (Recensione)

Full-length, Subsound Records
(2017)

Piccoli cenni biografici per introdurre questa band e recensione: "Il progetto Omega Machine nasce alla fine del 2012 e comprende membri di Tons, Crunch TOHC e Lama Tematica. Il sound proposto vede le sue radici nel metal estremo di matrice europea di fine anni 80 quando, grazie al connubio con la musica elettronica, nascevano band che ponevano le basi per la rivoluzione che avrebbe coinvolto la musica sperimentale dei decenni a seguire. The end that comes with the omega machine è il loro disco di debutto (in vinile 12", CD e download digitale) in uscita a Maggio 2017 su Subsound Records".
"The End That Comes With The Omega Machine" è l’album di debutto degli Omega Machine, gruppo metal/industrial di Torino: il loro primo disco arriva via Subsound Records, mentre l’artwork di copertina è stato realizzato da SoloMacello. E' un suono figlio di un'epoca caotica, quello di questa band, molto meccanico e violento, con pochi inserti di voce, che tra l'altro appaiono spettrali e angoscianti, grazie ad un uso di effetti che rendono il tutto non umano.

Sono due gli elementi che si celano dietro questa macchina infernale, ma il frastuono e il malessere generato sembrano provenire direttamente da un esercito inferocito di esseri che vagano come zombie in cerca di cibo, in un pianeta ormai ridotto in cenere. Prendete Scorn, Godflesh, Ministry e altri gruppi deviati del genere, aggiungeteci chitarre impastate e luciferine, suoni bestiali e potenti, riff di chitarra secchi e concisi, batteria ridotta al minimalismo...E più o meno avrete una idea di cosa vi troverete davanti ascoltando questo "The End That Comes With The Omega Machine". 
L'album è diviso in due lati, quindi in due ipotetiche tracce, ognuna lunga e apparentemente priva di senso compiuto, ma se avrete la pazienza di donare qualche ascolto in più, potrete poi immergervi in questa realtà, che indubbiamente non è facile da comprendere, ma che pian piano si rivela come molto intrigante e adatta agli ascoltatori che amano la non convenzionalità in musica.

La minaccia comunque è stata lanciata. Questi torinesi riescono, con relativi pochi mezzi, a creare una pasta sonora di rara inquietudine, e dimostrano di avere gli attributi adatti per osare in territori musicali impervi, ma il loro pregio sta nel non trasmettere mai approssimazione o non competenza. Il tutto suona straniante e nero in maniera netta, e la sensazione è che il tutto sia stato pensato nei minimi dettagli, che sia insomma tutto voluto esattamente così.
Chi non riuscirà a cogliere l'anima bastarda e oscura di questo album a mio avviso sarà destinato ad ascoltare musica innocua a vita. E vogliamo fargliene una colpa a costoro? Sì, perchè anche questo album è metal, nonostante tutto, e se piace il metal questo disco non può passare inosservato, nonostante l'industrial sia il suo genere di vera appartenenza. 
Intrigante opera che sarebbe un peccato venisse presa sottogamba, questo "The End That Comes With The Omega Machine".

Recensione a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 75/100

Tracklist:
1. Side A
2. Side B

1 commento:

  1. Ciao Sergio, grazie dell'ottima recensione.
    Visto che non sembri avere i titoli del disco te li scrivo di seguito.

    Side A
    1. Gloomy Gait of the Frightstrider
    2. Xenoferox Megalodeimos
    3. To Neuter a World
    4. Crushmoured Assault Raid
    Side B
    5. It Came to Vomit Liquid Fire
    6. Terrorstorm Over the Oceanic Battlefront
    7. Rust Infector - Aberration Among Monsters
    8. Annihilatory Siege of Planet Earth / The End That Comes

    Kaizer Blasted Kosmos & Omega Machine

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