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MALCLANGO "MalClango" (Recensione)

Full-length, Subsound Records
(2017)

Dopo aver recensito l'ottimo split appena uscito, in cui dividevano il vinile con gli americani Qui, ora recensiamo questo primo full-length dei romani Malclango. Due bassi e batteria suonati rispettivamente da: BoB: Basso L, DoC: Basso R, RaV: Batteria. Arrivano da realtà già abbstanza conosciute come Donkey Breeder e Inferno Sci-Fi Grind’n’Roll.

Poche parole (e infatti non è presente voce in questo album, quasi), ma molta poliritmia, molte botte a base di due bassi che sintetizzano il concetto di matematica applicata al rock, ma anche molto altro. Un album che non ha paura di osare, non ha paura di essere ostico, ma che pare voglia solo dimostrare alla gente la volontà nel portare avanti un progetto musicale nel vero senso del termine, ma soprattutto che sprizza energia e voglia di suonare in ogni angolo dell'album. Nominare i singoli brani per qualcosa in particolare è impresa ardua, e non avrebbe senso oltre che non donare giustizia ad ogni solco che attraversa questo vinile, in quanto tutto, qui dentro, è prezioso, prima fra tutte l'ottima preparazione tecnica dei musicisti, valorizzati anche da una produzione ben chiara e potente. Questo a mio avviso non è solo un album, queste non sono solo canzoni e probabilmente è così che questi tre ragazzi vogliono che sia.

Questo è un viaggio all'interno della musica, della sperimentazione, dell'improvvisazione se vogliamo, perchè sono sicuro che gran parte del disco sia nato da grandi jam session. La cosa bella è che a volte "togliere" strumenti in un disco ha l'effetto di aggiungerne, paradossalmente, perchè i pochi protagonisti coinvolti nell'opera non si pongono limiti e spaziano attraverso scenari e sensazioni molto sfaccettate. 
Non mi dilungo ancora molto, ma vorrei caldamente consigliare questo album agli amanti del groove, del basso e della batteria. Ma soprattutto lancio una sfida: quanti gruppi formati da tanti elementi riescono a sfornare dischi vari e complessi come questo dei MalClango, che sono solo in tre? A memoria, a me non viene in mente nessuno. Quindi meditate...
Per fans di: Morkobot, Shellac, Mr. Bungle, Primus, Fuzz Orchestra, e chiunque voglia espandere i propri orizzonti musicali.
PS: l'artwork di questo vinile è bellissimo!

Recensione a cura di: Sergio Vinci: Kosmos Reversum"
Voto: 85/100

Tracklist:
1. Patatrac
2. Nimbus
3. Ostro
4. Petricore
5. Anatomia Di Un battibecco
6. GranBurrasca
7. Sant’Elmo

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