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PADUS "Colloqui Con Il Satana" (Recensione)


Full-length, Independent
(2019)

Padus è un progetto veneto (Rovigo), ed è totalmente in mano a MZ, bassista, cantante, compositore e chi più ne ha ne metta. Questo "Colloqui Con Il Satana" rappresenta il suo primo full-length. Inizialmente si rimane spiazzati dalla proposta di Padus, essendo essa non conforme a praticamente nulla, ma pian piano si riesce (impegnandosi) ad entrare nel suo mondo. Non vi è una vera forma-canzone in questo progetto e non vi sono chitarre, ma solo un basso distortissimo che poggia su una batteria campionata, ed effettistica varia. Sostanzialmente è un progetto che guarda sia indietro che avanti. Indietro, perchè è innegabile l'influsso del dark-doom metal italiano che parte dagli anni Settanta, con artisti come Paul Chain e The Black che dettano legge. Avanti, perchè comunque è un qualcosa di nicchia assoluta e che necessita di coraggio per essere offerta al pubblico.

La voce è uno scoglio davvero imponente sul quale molti non passeranno. Il cantato di MZ è non melodico e si esplica in una specie di "narrato oscuro" che non varia praticamente mai, dall'inizio alla fine del disco. Molto interessanti sono gli inserimenti di organo che di tanto in tanto donano un vago sapore ancestrale e sacrale all'opera, ma il tutto rimane sempre secco ed austero. Interessantissimi i testi, che sembrano proprio dei dialoghi intimi fatti al e con il Signore delle Tenebre. Potremmo immaginare un confessionale in cui al posto del prete di turno ci sia Satana. Ma anche in questo caso è difficile capire chi sia Satana e chi sia il "peccatore", perchè a mio avviso questi "colloqui" non danno (volutamente) una idea in merito a ciò, ma preferiscono lasciare il tutto in una bolla che vaga senza pace.

Un esordio interessante, questo dei Padus, che dimostra intraprendenza e buona capacità di sperimentazione. Vanno un po' limati alcuni aspetti, perchè in questa forma la musica espressa è davvero ostica. Ma i fatti sono due: o l'artista veneto potrebbe andare ancora più in profondità e ricerca sonora, oppure potrebbe cercare di diventare un po' più "radio-friendly" e offrire un qualcosa di leggermente meno chiuso in se stesso. Aspettiamo sviluppi futuri con interesse e con la grossa curiosità sulle future scelte sonore di MZ.

Recensione a cura di "Checco78"
Voto: 70/100


Tracklist:
1. L'oscura saggezza 
2. Ballata sulla fossa 
3. L'occhio di Giove 
4. Angolo buio 
5. Padre (Padus) 
6. Terra di mutazioni 
7. Resurrecturi 
8. L'oltre


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