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DAMPYR #241 - "Il cavaliere di Roccabruna" (Recensione)


Uscita: 03/04/2020
Formato: 16x21 cm, colore
Pagine: 110

Questo mese Dampyr festeggia i vent’anni di vita editoriale e lo fa, come da tradizione bonelliana, uscendo con un numero speciale a colori di lunghezza superiore alle classiche 96 pagine. La storia è stata scritta da Mauro Boselli, uno dei creatori di questo mondo fantastico, nonchĂ© uno dei piĂ¹ prolifici. Ad accompagnarlo in questa storia ci sono i disegni di Majo, uno dei piĂ¹ importanti disegnatori di questo fumetto. Insomma per festeggiare degnamente i vent’anni sono scesi in campo due pezzi da novanta e come era lecito aspettarsi, loro non ci hanno deluso, e per l’ennesima volta hanno costruito una storia, bella, avvincente e particolare. Harlan questa volta ha un ruolo marginale. Narra ad un suo conoscente, all’interno della sua libreria, le gesta del Cavaliere di Roccabruna, personaggio dietro il quale di cela il suo odiato - amato padre Draka. E per farlo utilizza un grimorio dal nome Annalium Ferdinandeorum. 


La scelta di un numero così atipico potrebbe sembrare strano, ma per chi conosce bene il mondo narrativo dampyriano non c’è alcuna sorpresa, perchĂ© si è abituati a viaggiare nel tempo e nel multiverso, perchĂ© si è abituati a convivere con molti personaggi, perchĂ© nonostante Harlan sia il protagonista, lui non è così egocentrico da voler essere sempre al centro dell’attenzione, ma quando necessario, sa farsi da parte per cedere il palcoscenico ad altri personaggi. Ed è esattamente il caso di questo numero. Ma sappiate che nulla è casuale in questo mondo narrativo, tutto alla fine ha un obiettivo, tutto alla fine porta a conoscenza di un qualche tassello che andrĂ  ad aggiungersi ad altri, come un puzzle che lentamente si ricompone. Questo numero ci fa conoscere ancora di piĂ¹ Draka, personaggio il piĂ¹ delle volte dietro le quinte, padre del protagonista, ambiguo nelle sue rappresentazioni, sempre pronto ad aiutare il figlio nei momenti di difficoltĂ , sempre pronto a manovrare il figlio per raggiungere i propri scopi. In questa storia escono fuori molte caratteristiche del carattere di Draka, come il suo amore verso gli umani e, allo stesso tempo, la scarsa empatia con molti suoi simili, il suo interesse verso i piĂ¹ fragili, la sua reazione violenta contro i soprusi, la sua solitudine che lo porta a cercare e a circondarsi di umani che reputa interessanti e degni di restare al suo fianco. 


Il Cavaliere di Roccabruna è ambientato durante la guerra dei trent’anni, e ci fa conoscere da vicino una delle piĂ¹ belle fortezze difensive europee, la Fortezza di Hochosterwitz. La battaglia che vi si svolgerĂ  è quella tra Draka ed uno dei suoi piĂ¹ acerrimi nemici Vlatna. In questo numero è presente una delle caratteristiche che rendono interessante questo fumetto, ossia il recuperare e il reinterpretare avvenimenti storici, portandoci a conoscenza di storie, leggende e luoghi ai piĂ¹ sconosciuti. Giungendo alla fine del racconto troviamo il filo che lega questa vicenda al mondo dampyriano, la decisione sempre piĂ¹ consapevole da parte di Draka di mettere al mondo un dampyr, unico essere in grado di uccidere gli esseri della sua stirpe e quindi lui stesso. Il dampyr è l’unica arma a difesa del genere umano contro una stirpe antichissima e all’apparenza immortale ed invulnerabile. Ma la sorpresa piĂ¹ grande si cela proprio nelle ultime pagine, in cui siamo testimoni di un accordo segreto tra Draka ed uno dei personaggi piĂ¹ vicini ad Harlan, un accordo avvenuto molto tempo prima della sua nascita, ma che riguardava proprio il progetto di far nascere un dampyr. La domanda che ci si pone alla fine è: se Harlan venisse a conoscenza di questo accordo come potrebbe prenderla? Una sua qualsiasi reazione, positiva o negativa, potrebbe cambiare gli equilibri e gli assetti futuri della storia. Ne verrĂ  mai a conoscenza? 


APPENDICE: Dampyr, una storia lunga vent’anni 
Parlando dei vent’anni di Dampyr, la prima considerazione da fare è legata all’alta qualitĂ  delle storie. Il team di creatori è riuscito ad avere una costanza che ha del miracoloso. Questa qualitĂ  e questa costanza è sicuramente dovuta alla genialitĂ  dei suoi autori, i quali hanno avuto la grande intuizione di rendere il mondo dampyriano estremamente vasto e vario, senza circoscriverlo e renderlo monotematico. Di base il nostro protagonista interviene in tutti quei posti del mondo in cui si sono verificati eventi riconducibili ai maestri della notte o ai loro non morti. Questo perĂ² non gli impedisce di trovarsi in situazioni in cui di non morti non vi è traccia, come ad esempio nella storia di marzo POSSESSIONE! (240). Il mondo dampyriano è senza confini. Harlan, con i suoi sodali Kurjak e Tesla, si sposta su tutto il pianeta, arriva in tutti i luoghi dove c’è bisogno del suo intervento di disinfestazione, ma in casi eccezionali puĂ² viaggiare nel cosiddetto multiverso. Inoltre, essendo i maestri della notte immortali, piĂ¹ e piĂ¹ volte ci siamo trovati a viaggiare indietro nel tempo, per rivivere eventi storici realmente accaduti, ma rivisitati secondo le necessitĂ  narrative dampyriane. 

Un altro aspetto interessante è legato al folklore. Harlan, piĂ¹ volte ha utilizzato la copertura di ricercatore di storie folkloristiche dell’UniversitĂ  di Friburgo per entrare in contatto con comunitĂ  locali ed indagare su eventi riconducibili all’attivitĂ  di non morti. Questa tipologia di storie ci ha fatto conoscere molti luoghi e molte tradizioni popolari del nostro bel paese. Infine un’altra fonte di vitale importanza è rappresentato dal mondo letterario. Gli autori hanno scavato a fondo nella letteratura fantastica ed attinto a piene mani da esso, facendo rivivere molti storie, ambientazioni e personaggi. Uno dei piĂ¹ interessanti ripescaggi è quello legato al mondo di Ctulhu di Lovercraft. Ultimamente gli autori sono riusciti a creare una storia epica ed avvincente, in una specie di crossover, in cui il mondo lovercraftiano è stato legato al multiverso dampyriano, ma soprattutto è stata creata una fusione con il Re in giallo di Chambers perfettamente riuscita. Geniale. 

Oggi Dampyr è uno dei fumetti piĂ¹ interessanti in ambito nazionale e non solo. La speranza è che continui ad avere una qualitĂ  così alta, ma non ho dubbi che i suoi autori ce la metteranno tutta per continuare a dare in pasto ai lettori storie sempre avvincenti. Adesso non ci resta che attendere l’uscita del film. 

Recensione a cura di John Preck

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