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NECROT "Mortal" (Recensione)


Full-length, Tankcrimes
(2020)

Suoni oscuri, penetranti ed angoscianti vengono ad annunciarci le gesta dei Necrot. Il trio statunitense, di base ad Oakland, è capitanato da Luca Indrio che da un contributo decisivo alla voce ed al basso. Come vedete l'Italia è sempre ben rappresentata! Poi abbiamo Chad Gailey dietro la batteria e Sonny Reinhardt alle chitarre. L'album "Mortal", secondo full-lenght della loro discografia, si apre con "Your Hell", un vero proclama di morte per le nostre orecchie di deathster incalliti. Il cantato è brutale e tombale nella sua efferata violenza, il drumming avanza spedito mentre le chitarre sciorinano riff morbosamente accattivanti. Con "Dying Life" la ritmica si fa meno monotona, dando modo alla voce di variare il suo registro. Interessanti sono i break che sfiorano il territorio del Doom per spianare poi la strada alle micidiali schitarrate. Se pensate di potere rifiatare avete sbagliato gente perché questi lugubri tizi fanno sul serio, "Stentch Of Decay" ne è la magnifica prova. La furia incontrollata vi risucchiera' nelle putride sabbie mobili con una mostruosa spietatezza. 

Il growling è di una efficacia pazzesca, tanto da evocare un'atmosfera terrificante. Le chitarre tessono scenari infernali, dandoci un chiaro preavviso della nostra fine incombente. "Asleep Forever" è più cadenzata e suggestiva ma non perde in potenza nel contesto del disco. Riesce infatti a catturare l'attenzione attraverso un sound più rifinito e profondo. C'è spazio per un assolo di chitarra che spinge la traccia ad una maggiore velocità. Nel terzultimo pezzo lo stile Death Metal emerge con forza, per farci capire quale sia la matrice musicale dei nostri amici. Il sound chitarristico è corrosivo e convulso, Sonny Reinhardt però ci ricorda di essere un buon chitarrista ed anche qui piazza il suo assolo. Il finale diviene quasi Doom, risultando molto cool nell'insieme. "Malevolent Intention" è un manifesto di Death Metal classico che primeggia per compattezza e sound assolutamente vincente. La morte viene invocata a più riprese, la discesa non può che condurci nella fossa. Vi avevo avvertiti, perciò benvenuti nel regno delle tenebre con la conclusiva "Mortal" dove i sogni sono sepolti per sempre. Il nostro Luca Indrio è il sacerdote del male e ci annuncia con funerea eleganza che stiamo per dare l'addio a questo mondo di piccolissime consolazioni. 

Il quadro è desolante ma ci devasta dentro come un'incandescente colata lavica. Grandissima traccia finale per un album che partendo dalla vecchia lezione del Death, ci conduce verso nuovi orizzonti dove il genere Metal può ancora regnare minacciosamente senza il minimo rischio di essere affievolito da forze nient'altro che inconsistenti. 

Andrea Bottoni
Voto 80/100

Tracklist:
1. Your Hell 
2. Dying Life 
3. Stench of Decay 
4. Asleep Forever 
5. Sinister Will 
6. Malevolent Intentions 
7. Mortal

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