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WHATAFUCK "Stronger than God" (Recensione)


Full-length, Ghost Record Label
(2021)

I Whatafuck sono una band di nuova costituzione, nata durante lo scorso lockdown ad opera di Davide Giorgi, unico membro permanente della band, su cui si innestano altri elementi variabili di cui non si conosce l’identità. La band proveniente da una terra di confine come il Friuli Venezia Giulia ci aggredisce i padiglioni auricolari a suon di hardcore e groove metal, su cui la voce di Giorgi esprime tutta la sua rabbia. 

La band è influenzata da quelle band che a cavallo dei fine novanta e i primi duemila hanno dettato le regole di un certo suono. Si passa infatti da un hardcore alla Biohazard, una delle principali influenze, ad un riffing debitore di Machine Head e Slipknot, in cui all’elemento di pura violenza, attraverso un riffing assassino, si alternano ritmiche groove. Spesso la voce abbandona il tono più acido per addentrarsi in soluzioni più pulite. Qui le doppie voci possono ricordare certe soluzioni che hanno una lontana origine grunge (My Body), ma filtrata attraverso un suono claustrofobico che forse ha origine proprio nel periodo di pandemia che probabilmente ha influenzato certe dinamiche sonore. Brani come “Watch Me” ricordano soluzioni molto in voga a fine millennio, che a chitarre ultracompresse, aggiungevano quell’elemento elettronico, proprio di band come Spineshank. Quella voce aspra in certi momenti mi ricorda quel Max Cavalera, anche nel modo di “portare” la metrica ed aggredire le parole (Down The Cross), ma è solo una delle tante soluzioni provate dentro Stroger Than God. Giorgi è un conoscitore ed un amante di certe sonorità che vengono fuori in modo evidente durante l’ascolto, ma è bravo a rielaborarle ed a farle proprie. 

Sovente ci sono anche accelerazioni, ricordando quelle ritmiche a cavallo tra l’hc e il thrash metal (Perfect Soul) rendendo l’ascolto vario, dentro un quadrato che altrimenti rischiava di chiudersi in sè stesso e ripetersi inutilmente. Una buona produzione fa il resto e permette alla musica di arrivare compatta esaltando il groove, e donando la giusta dose di pesantezza, essenziale per godere appieno di certe sonorità. “Inferno” a tal proposito è un buon punto di partenza per capire la musica proposta, in cui le diverse caratteristiche dei Whatafuck qui sono riassunte in modo perfetto. E si chiude nel migliore dei modi un album destinato a sorprendere e ad essere apprezzato da chi fa del groove e della musica pesante la sua ragione di vita. 

John Preck
74/100 

Tracklist:
1. Intro
2. Stronger Than God
3. El Sonido del Mal
4. My Body
5. Watch Me
6. Down to the Cross
7. Perfect Soul
8. Fuck
9. Inferno

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