Vuoi qui il tuo annuncio? Scrivi a: hmmzine@libero.it

AGRYPNIE "Metamorphosis" (Recensione)


Full-length, AOP Records 
(2021) 

Prosegue incessantemente il percorso evolutivo sulla strada della sperimentazione e di un sound sempre più personale e identificativo da parte dell'indiscusso genio di Torsten, cantante della storica band teutonica avantgarde black metal Nocte Obducta nonchè mente del più recente progetto Agrypnie, appena giunto ad un sesto album in studio che sembra poter finalmente rappresentare la sua definitiva quadratura stilistica e musicale. La one-man band nata nel lontano 2006 e divenuta ormai il progetto principale del polistrumentista di Groß-Gerau ha saputo col passare degli anni e dopo numerosi cambi di formazione modellare il suo particolare progressive black/death metal dalle tinte post-rock verso frontiere emotive più definite, spesso tendenti al blackgaze, in cui le variazioni canore divengono veicoli emozionali di grande impatto e le melodie serpeggiano sontuose, legando le violente sfuriate in blast-beat a strutture armoniche più ricercate e raffinate. 

A tre anni di distanza dall'eccellente "Grenzgænger" arriva il nuovo atteso lavoro "Metamorphosis", in uscita sotto la AOP Records il prossimo 30 luglio, che battezza i nuovi arrivi a fianco del mastermind Flo Musil alla batteria e Marc Zobel al basso, a cui si aggiunge in via del tutto eccezionale C.S.R., cantante degli Schammasch e mente del progetto ambient Sulphura, segnando un nuovo capitolo di una saga che rappresenta ormai una delle realtà più interessanti del panorama estremo teutonico. L'album è composto da undici tracce comprensive di intro e di outro, per un totale di un'ora e otto minuti di ferocia e di melodia, di aggressività e raffinatezza, unite a comporre una ricetta dalle molte sfaccettature e dalle più variegate contaminazioni che spazia tra blackened death metal, post-rock e progressive black metal risultando convincente e mai banale, sempre più fiera rappresentante della grande creatività di Torsten. Il lavoro si apre con la prima delle tre parti di "Wir Entrunkenen", un'introduzione sinfonica in un crescendo epico e maestoso che confluisce direttamente nella seconda, molto tirata fin dal deciso mid-tempo iniziale, su cui piombano l'aggressività della batteria di Flo e lo scream feroce del mastermind in un thrash/death tecnico dalle tinte progressive, fino al sognante intermezzo acustico che anticipa la violenza del blast-beat; il finale del brano è affidato ad un intenso post-black/doom dai richiami epici ed atmosferici, di grande carica emotiva. A seguire troviamo "Verwüstung", introdotta da un delicato post-rock che si apre alla furia di un blackened death metal dal riffing melodico e coinvolgente, guidato dallo scream sofferto di Torsten, prima di un intermezzo post-black metal dalle atmosfere oniriche e travolgenti.

La durata media dei brani si alza notevolmente con la brillante "Am Ende Der Welt - Teil 1", oltre nove minuti e mezzo di un post-black metal dallo scream lacerante e molto espressivo in cui si alternano incursioni in blast-beat e rallentamenti malinconici fino al delicato passaggio blackgaze centrale, che anticipa un finale dalle eco epiche e atmosferiche. Di assai più malinconica natura è la successiva "Skulptur", che nei suoi undici minuti di durata risale dal suo inizio drammatico guidato da struggenti chitarre a un'accelerazione centrale in cui lo scream di Torsten si fa straziante e il riffing delicato, prima di un passaggio in clean vocals tragico e disperato; il lungo finale è un crescendo acustico delicato e sognante, che spiazza l'ascoltatore per la sua intensità, da lasciarlo senza fiato e con il cuore spezzato. L'atmosfera drammatica del lavoro prosegue con la breve "3327", caratterizzata da una delicata prima parte dai richiami blackgaze e da una seconda violenta e disperata, scandita dalle urla del cantante degli Affective Insanity Steffen Bettenheimer; degna di nota è anche la successiva "Melatonin", arricchita da un riffing serrato e melodico assai memorabile, che lega brillantemente le diverse parti del brano fino al feroce blackened death metal tecnico del finale, dai riff taglienti e decisi. In chiusura troviamo la seconda parte di "Am Ende Der Welt", arricchita dalla presenza del vocalist della pagan black metal band Thormesis Travos; il brano è introdotto da un violento death/thrash dalle chitarre affilate che si apre al delicato intermezzo post-rock, prima di una martellante ripresa finale che anticipa la conclusiva ultima parte di "Wir Entrunkenen". "Metamorphosis" è un viaggio sonoro e musicale nell'abisso della psiche umana, colonna sonora di un'Apocalisse metaforica che matura traccia dopo traccia, alternando devastanti tempeste distruttive a momenti di riflessiva quiete e di esplorazione interiore, volti a risollevare l'animo in attesa di una nuova pioggia di sangue e di dolore. 

La ferocia del blackened death metal, guidata dal forsennato lavoro dietro le pelli dell'ottimo Flo, scandiscono pezzo dopo pezzo le innumerevoli riprese del lavoro, interrotte da onirici passaggi acustici che talvolta si prolungano all'inverosimile, trasportando l'ascoltatore in una dimensione inedita di pace e di illusoria serenità; un'aura atmosferica accompagna l'intero lavoro, donando ad esso un'epicità pressochè inedita nella discografia del progetto, che qui sembra essere riuscito nell'intento di creare un wall of sound definito e completo, in cui ogni sezione strumentale completa la precedente e non appare a questa estranea. Dopo sei album all'attivo con pochi passaggi memorabili, uno su tutti l'azzardato "16[485]" del 2010, Torsten ha probabilmente raggiunto la perfetta sintesi delle proprie idee, a cui i due nuovi ingressi in formazione e i pregevoli ospiti dell'album hanno dato vita, producendo un album che all'interno del panorama estremo più contaminato e ricercato europeo di certo rappresenta una delle migliori uscite recenti. 

Alessandro Pineschi 
Voto: 85/100

Tracklist:
1. Wir Ertrunkenen - Prolog 02:47
2. Wir Ertrunkenen 06:33
3. Verwüstung 05:15
4. Am Ende der Welt - Teil 1 09:38
5. Skulptur aus Eis 11:08
6. Metamorphosis 05:19
7. 3327 03:33
8. Melatonin 06:36
9. Untergang 05:55
10. Am Ende der Welt - Teil 2 07:54
11. Wir Ertrunkenen - Epilog 03:24

DURATA TOTALE: 01:08:02

Line-up:
Torsten: Vocals, Guitars, Keyboards, Programming
Marc: Bass
Flo Musil: Drums

Nessun commento