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ROTGOD "Sybaritic Metal" (Recensione)


Full-length, Independent
(2021)

Attitudine, grezzume, spirito underground, inclinazione per il do-it-yourself, golliardia, humor e marciume sono gli ingredienti di “Sybaritic Metal", EP della one-man-band siciliana Rotgod, produzione indipendente uscita il 10 Agosto 2021. Le premesse sono chiare: nei poco più di 12 minuti di ascolto suddivisi in 4 tracce possiamo assaporare il lato più ignorante del thrash metal. La combinazione che molti di noi hanno solamente sognato ora è realtà: un thrash/black metal di stampo first wave unito al trash (sì, quello senza la H tra T e la R) mediatico italiano. La cover art dell'EP, molto casereccia, è una parodia della celeberrima raffigurazione su “The number of the beast" degli Iron Maiden e mostra un metallaro (suppongo Noise Maniakk, l'unico membro dei Rotgod) che manovra con dei fili da burattinaio il demonio il quale, a sua volta, manovra con altri fili niente meno che Andrea Diprè, il discutibilissimo personaggio del web italiano (nonché conclamato cocainomane), noto per i suoi show ai limiti della comune decenza. 

Il titolo dell'EP fa appunto riferimento al termine “sibaritico", usato come tormentone (spesso a sproposito) da quel bel personaggino di Diprè (del quale, chiariamo subito la questione, non ho stima alcuna) nei suoi vari siparietti su web e TV. I pezzi che l'EP propone sono 3 originali (la title track, “Without dogmas" e “I am the ka$ta") e una cover di “Curse of the gods" dei Destruction (dal titolo storpiato in “Curse the gods", per marcare ancora di più l'attitudine anti-religiosa dei Rotgod). Il sound gode di una chiarissima ispirazione ai primi lavori di Sodom e Bathory, dunque ad un thrash/black metal molto diretto, oscuro e rapido. La produzione è grezzissima, non so se per mancanza effettiva di mezzi o per scelta artistica, anche se suppongo che sia per entrambi i motivi. In ogni modo lo stile della one-man-band funziona proprio in quanto senza troppi fronzoli, in purissimo stile underground. Ho apprezzato sia la title-track (del cui video vi parlerò tra poco) che “Without dogmas", così come ho trovato davvero ben reinterpretata grazie al sound grezzissimo e sporco “Curse of the gods" dei Destruction; tuttavia, considerando che “I am the ka$ta" dura solo 3 secondi (una “You suffer but why" insomma), avrei preferito potere ascoltare un altro pezzo originale in più della durata dai 2 ai 4 minuti, pur senza escludere il brevissimo pezzo dall'EP.  Ma veniamo al video della title-track “Sybaritic metal", una perla goliardica con un tasso di ignoranza elevatissimo: disponibile sul canale YouTube dei Rotgod, in esso si possono ammirare l'unico membro della band e altri amici cimentarsi in azioni esilaranti, rigorosamente indossando magliette di gruppi metal, battle jacket e maschere da personaggi della tv e del web spazzatura, il tutto con l'alternarsi di immagini in rapida successione di dette macchiette (tra le tante, il già fin troppo citato Andrea Diprè, Bello Figo Gu, Giuseppe Aranzulla, Albano Carrisi, Domenico Bini, Germano Mosconi, il Gabibbo e Antonio Zequila). 

Tirando le somme, “Sybaritic Metal" merita un onesto 72/100; avrei voluto dare un voto più alto perché entusiasmo e creatività ci sono tuttavia, come anticipato, ci sarebbe voluto un brano originale di durata normale in più. Sono in ogni modo sicuro che questa one-man-band underground possa davvero fare molto parlare di sé nei prossimi anni. D'altronde, azzardando un paragone altisonante, anche i Toxic Holocaust sono partiti come one-man-band thrash/black dedita al do-it-yourself…


"Lupo Thrasher"
Voto 72/100

Tracklist:
1. Sybaritic Metal 
2. Without Dogmas 
3. Curse the Gods (Destruction cover) 
4. I am the Ka$ta

Line-up:
Noise Maniakk - Bass (tracks 1, 2, 3), Guitars (lead), Guitars (rhythm), Vocals (backing), Vocals (lead)

Web:
Bandcamp
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