ANGERFISH "Unbounded" (Recensione)
Full-length, Ghost Record Label
(2022)
Esordio per gli emiliani Angerfish dopo un paio di ep di riscaldamento fatti uscire negli scorsi anni. “Unbounded” è un concentrato di hard rock selvaggio. Ascoltandoli vengono in mente gruppi del passato, con tendenze rock ‘ n’ roll dagli anni novanta ad oggi. Dentro la loro musica c’è l’impatto diretto dell’hard rock australiano, quello dei vecchi leoni AC/DC (Wild Girl”), rivisti in chiave moderna, quella del primo fulminante album dei Jet o dei Airbourne (“Wishmaker”).
Ma poi si va avanti e lo stile canoro, con quei cori punk, può far tornare alla mente quel rock ’n’ roll selvaggio scandinavo, con band come Glucifer o Hardrock Superstars (“Beware”). E’ una musica cruda, essenziale, che morde nel suo essere grezza, con una produzione essenziale ma calda e avvolgente, che ne riporta a quell’essenza live, da scantinato, da sala prove piena di watt e birra e divertimento e sudore. Nel suo lasciarsi influenzare senza avere paraocchi, possiamo apprezzare un brano come “Hard Hitting”, che ricorda certi giri anni ottanta, con quelle melodie di chitarra alla Cult. Momenti dal sapore più punk, si avvertono in brani come “Your Revenge” con quel punk assolato della west coast americana, o addirittura echi dei Clash si ritrovano nella conclusiva “Rotten”, anche se poi smorza verso un riff più classicamente hard rock, su cui ci si lascia trascinare da un lungo e interessante solos.
Gli Angerfish dimostrano di conoscere molto bene la materia rock’n’roll, e nonostante la loro musica sia fortemente derivativa, e non potrebbe essere diversamente, visto il genere suonato, loro ci mettono passione e tanto entusiasmo, riuscendo nell’intento di trasmettere nelle dieci canzoni proposte tutta la grinta di cui sono capaci. Una musica diretta, perfetta colonna sonora per lungi viaggi. Ben fatto!
Recensore: John Preck
Voto: 72/100
Line-up:
Line-up:Elia Buzzetti – voce, chitarra
Enrico Lis̬ Рchitarra
Alex Petrolini – basso
Roger Steeln̦x Рvoce, batteria
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