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STARGENESIS "Distress Call From Earth" (Recensione)


Full-length, Independent
(2023)

Dopo aver pubblicato il video e singolo relativo alla traccia "The Dream Of A New Era", la progressive rock/metal band Stargenesis rilascia sul mercato il proprio secondo full-length, che segue  il debutto del 2021 intitolato "Aurora". Questa volta mixing e mastering sono stati affidati a Daniele Ferretto (Deadferro Audio Project Studio). 

Ed eccoci dunque ad analizzare questo "Distress Call From Earth", album non di facile assimilazione ma pieno di ottima musica, suonata e architettata alla grande e con un interessante quanto toccante concept lirico. Infatti in questo album vengono trattati soggetti come l'Intelligenza Artificiale, il controllo sociale, l'abuso di droghe, il cinismo ma anche la speranza, il sogno di una nuova era e il futuro rappresentato dai nostri bambini, e questo secondo album si collega con la trama del primo album, le cui liriche erano improntate su "un viaggio nello spazio profondo, alla ricerca di ciò che trascende la materia dell'universo finito. Una raccolta delle note del diario di bordo di un'astronave in cui si vivono persone, amore, solitudine, emozioni, rabbia e gloria; il tutto seguito da un gran finale".

E' chiaro quindi che in questo nuovo album nulla è semplice e viene elaborato un prodotto dove si intersecano hard rock, progressive e heavy metal. Spicca su tutto la voce potente e versatile di Valeriano De Zordo, che riesce a dare una impronta decisa e convincente in tutti i brani, e questo aspetto non era per nulla semplice, perchè il disco ha molte canzoni e molti cambi di atmosfera al suo interno. Si passa da episodi più prettamente progressive metal ("A.I. Storm", "Bad Propaganda", "The Dream Of A New Era", "A New Hope" e "Checkmate"), ad altri dove la band rallenta il tutto per puntare sull'emozionalità e per sviluppare il progressive da un'altra prospettiva ("Your Next Dose", "The End Of Humanity", "Honor Guard Salute", ). 

Questo alternarsi continuo di episodi più rocciosi ed altri più soft è presente su tutto l'album e sembra quasi una strategia studiata per far respirare l'ascoltatore quando occorre, per colpirlo poi nuovamente. Il tutto ha davvero un'ottimo impatto e tutti i musicisti coinvolti in questo album offrono una prova maiuscola, complice anche una produzione davvero limpida e potente. Si viaggia e si sogna in questo album, e basterebbero le sole "Distress Call From Earth (Pt.1)" e "Distress Call From Earth (Pt.2)" per far capire di cosa è capace la band, tra cambi di tempo, vocalizzi che ricordano tutti i grandi cantanti del genere (anche Ronnie James Dio in alcuni frangenti), chitarre ottime in tutte le varie situazioni e sezione ritmica sempre puntuale e fantasiosa. 

Un album che colpisce e sorprende fino al finale, dove la dolce "Our Future" sembra aprire ampi spiragli di luce dopo una vera tempesta di emozioni contrastanti attraversate durante tutta la durata dell'album. A questo punto non resta che consigliarvi caldamente l'ascolto di questo album, un vero manifesto di rock e metal progressivi ma dove non manca mai il fattore emotivo. 

Recensione a cura di Sonia Wild
Voto: 80/100

Tracklist:

01.Welcome To Earth
02.A.I. Storm
03.Your Next Dose
04.Bad Propaganda
05.The End Of Humanity
06.What If
07.The Dream Of A New Era
08.Honor Guard Salute
09.A New Hope
10.Checkmate
11.Cinically Alive
12.Distress Call From Earth (Pt.1)
13.Distress Call From Earth (Pt.2)
14.Our Future

Line-up:
Valeriano De Zordo - voce
Michele Vissani - chitarra, tastiere, batteria
Daniele Ferretto - basso

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