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DARKHOLD "Tales From Hell" (Recensione)


Full-length, Ghost Record/Broken Bones Promotion
(2023)

I Darkhold sono una nuova realtà del panomara metal nazionale. La loro proposta è un’interessante miscela di heavy metal classico con numerosi innesti thrash metal, quindi un sound debitore ad uno stile marcatamente a stelle e strisce, e mi vengono in mente band come Metal Church (“Candy Brains”) o Sanctuary, proprio per quel suono a cavallo dei due generi citati, a cui si può aggiungere quel pizzico di groove tipico degli anni novanta di band come i primi Machine Head (“Savage”). Chiude il cerchio una produzione organica in cui sono state evitate moderne compressioni per esplodere in un suono più compatto e aperto. 

L’esperienza pregressa in ambito metal dei diversi membri si sente tutta nell’approccio equilibrato che dimostrano sia nell’esecuzione che nella creazione dei brani. Stiamo parlando di un genere che ha già detto tutto, ma che può riservare interessanti sorprese quando le idee sono chiare, l’ispirazione c’è, e non si scimmiottano semplicemente i propri riferimenti, ma si prova a creare qualcosa che possa suscitare curiosità e piacere nell’ascolto. Ecco, il pregio dei Darkhold è quello di proporre una musica che non presenta elementi di originalità, ma che si fa apprezzare per l’intenzione con cui sono state concepite e suonate queste nove canzoni. Momenti più propriamente thrash moderno, con influenze Testament, e forse qui esce fuori chiaramente la loro precedente esperienza come Testament tribute band, la si trova in un brano come “Heads Will Roll”, ma poco male visto l’ottimo risultato finale! 

Da un punto di vista musicale “Tales From Hell” è diviso in due parti, la prima più heavy metal e la seconda più tendente al thrash metal, evidenziato anche da una prestazione vocale, con tratti più melodici nella prima parte (“No Strings On Me”) e più aggressiva, al limite del growl nella seconda parte (“Howlings”). E questa divisione abbastanza netta è forse l’elemento che un po’ stona, perché a tratti sembra di sentire due diverse band, e denota forse qualche indecisione sulla direzione da prendere. Dalla loro hanno che è un esordio ed hanno tutto il tempo di correggere leggermente il tiro e decidere quale strada far seguire alla propria musica. 

Da un punto di vista tematico è interessante l’idea di base di rivisitare alcune fiabe scegliendo un finale alternativo. Il finale ci riserva quello che a pieno titolo può essere considerato il brano migliore, “Hypnotized By Evil” che nella sua interpretazione racchiude tutti gli elementi fondanti della band ed esprime al meglio l’energia che vuole trasmettere.

Recensione a cura di John Preck
Voto: 70/100

Line-up:

Giuseppe Celeste - Bass
Jacopo Casadio - Drums
Eros Mozzi - Guitars (lead)
Giovanni Casagrande - Guitars (rhythm)
Claudio Facheris - Vocals

Tracklist:
1. No String on Me
2. The Child Within
3. Candy Brains
4. Savage
5. Heads Will Roll
6. King of Miracles
7. Howlings
8. Who's the Beast
9. Hypnotized by Evil

Web:
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