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AZAGHAL/BLACK FAITH "Immortalized in Luciferian Blood" (Recensione)


Split, Nero Corvino
(2023)

Split album per i finlandesi Azaghal in collaborazione con gli italiani Black Faith. Conosco di fama gli Azaghal, prolifica formazione che, assieme agli Horna, ha senza dubbio contribuito a definire quel particolare tipo di Black Metal che nasce nella terra dei mille laghi, ma che ormai spopola un po' ovunque. Ammetto però di non averne mai seguito le gesta discografiche: mi spiace, ma non riesco a star dietro a tutto! Già solo la scena finlandese meriterebbe anni e anni di approfondimento, essendo davvero sterminata, a partire da Beherit e andando poi su Horna, Behexen, Sargeist, Baptism, Satanic Warmaster, Thy Serpent, Alghazanth, Thyrane e tanti, tantissimi altri.

La prima parte, quella a firma Azaghal, è un apprezzabilissimo Black Metal feroce e melodico al tempo stesso, proprio come da tradizione finlandese: i testi sono in lingua madre, e sapete quanto io sia favorevole a questa soluzione ritagliata su misura di artista, senza contare il fascino della lingua finnica in sé, così diversa dagli altri idiomi scandinavi. In parte ravvedo un approccio melodico più propriamente svedese, ma sono sfumature d'una tale sottigliezza che forse finiscono solo col tediarvi! Abbiamo anche l'uso di una scala araba, una delle molteplici maqamat a disposizione, ovvero quella più "occidentalizzata" che prevede la classica scala in modo maggiore con i gradi secondo e sesto ribassati. Ci sono momenti più cadenzati, ci sono ripartenze d'assalto frontale, c'è uno scream che è molto spesso virato verso il growl, e questo non è certo un difetto, eppoi direi che tutto è amalgamato in modo solido, preciso e professionale, visto che i nostri non sono dei novellini!

La parte italiana, quella a carico dei Black Faith, rimane in linea con l'atmosfera generale: Black Metal di quello bello massiccio, con una distorsione di chitarra bella piena e potente, con un modo di interpretare il genere che, anche qui, mi ricorda i gruppi svedesi. Impeccabile tutta la scelta dei suoni, con una produzione curata, ma non patinata. Esecuzione puntuale e precisa, sia degli strumentisti che del vocalist, in grado di esprimersi in quel notevole scream-quasi-growl ormai piuttosto consolidato come stile alternativo alle solite timbriche acute! Ci sono numerosi riferimenti anche al Thrash Metal; c'è un basso ben in evidenza, c'è la voglia di risultare professionali, ma non asettici. Nulla da eccepire, insomma, nemmeno in questa seconda metà dello split. Trattandosi in fondo di due EP saldati fra di loro, di soli tre brani ciascuno, non mi sbilancio troppo nel voto, ma nemmeno faccio l'avaro: il breve minutaggio di un prodotto non vuol dire affatto, per me, un rango inferiore rispetto al full length: ci sono EP che da soli valgono quanto intere discografie messe insieme!

Non sarà forse questo il caso, ma la collaborazione qui è riuscita benissimo, quindi prendete pure e portate a casa!

Recensione a cura di Luke Vincent
Voto: 80/100

Tracklist:

1. Azaghal - Paholaisen Musta Kieli 
2. Azaghal - Kaikki Kuolevat Yksin 
3. Azaghal - Ikuisuus Huutaa Hiljaa 
4. Black Faith - Lesser Gods 
5. Black Faith - Cold Fire of the Soul
6. Black Faith - Ethica Moralis

Line-up:
Azaghal

Narqath - Guitars, Bass
Lima - Drums
Thirteen - Vocals

Black Faith
Snarl - Vocals (lead), Guitars, Bass
Hyàkrisht - Drums, Vocals (backing)

Web:
Azaghal

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