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ARTIFICIAL HEAVEN "Digital Dreams" (Recensione)

Full-length, My Kingdom Music
(2024)

Alla fine del 2021, dalle ceneri dei Witches Of Doom e di altri progetti italiani nascono questi Artificial Heaven, band che quindi debutta per My Kingdom Music con questo "Digital Dreams", album che parte in quarta con "Fall Away" tipica canzone hard rock che funge da apripista per quello che avverrà successivamente. Tra i primi elementi che giungono all'attenzione, vi è sicuramente la voce calda e profonda di Fabio Oliva (che emula un po' il buon Piero Pelù), e anche una certa professionalità per ciò che concerne la cura del suono, davvero eccellente. 

Il disco già dalla seconda traccia, intitolata "Log On" cerca di rivelare altre sfaccettature del sound dei Nostri. Se infatti la prima canzone era costruita ad arte per far muovere, senza tanti altri elementi rilevanti, in questo secondo brano viene più a galla il lato dark-rock di questo quartetto. Impressione confermata anche con la terza traccia, l'eccellente "Electric Rain", che ha un alone maledetto ma al tempo stesso presenta un buon ritmo grazie all'ottima prova alla batteria di Lorenzo Valerio, che quasi accenna in alcuni punti tempi dal sapore dance. Questo brano anche a livello di riff di chitarra è molto valido e il basso messo in bella mostra di Stefano Romani coinvolge perchè è un metronomo e al tempo stesso un valore aggiunto in sede di arrangiamento e abbellimento di melodie varie.

Le influenze della band sono comunque palesi e vengono citate pure nelle info-sheet allegate a questo promo: The Cult, Bauhaus, Sisters Of Mercy sono tra i nomi che più si ravvisano ascoltando questo platter. "Automatic Love" è una canzone struggente, col suo inizio dove spicca una batteria che si lancia in una sorta di "marcetta" sul rullante e le chitarre riverberate sospese nell'aria, poi la voce si ritaglia il suo spazio, e man mano tutto il resto, come anche le tastiere, non presenti solo in questo brano ma anche in altri.

Insomma un lavoro riuscito, che vede anche nella sua seconda parte pezzi da novanta come ad esempio "Dark Room" e "Sleeping Tablets", entrambe potenti e quasi punk nell'approccio. Se amate le band citate fra le loro influenze e il vecchio hard rock ammantato un po' di mistero non potete farvi sfuggire questo album!

Recensione a cura di Interceptor
Voto: 75/100

Tracklist:
1. Fall Away 
2. Log On 
3. Electric Rain 
4. Ennio 
5. Automatic Love 
6. Dark Room 
7. Lie To Me 
8. Digital Dreams 
9. Sleeping Tablets 
10. Body Shaming 
11. Russian Roulette (The Lords Of The New Church cover)

Line-up:
Fabio Oliva – voce
Fed Venditti – chitarre
Lorenzo Valerio – batteria
Stefano Romani – basso

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