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SFREGIO "Malmignotta" (Recensione)


Full-length, Nadir Music
(2024)

Tornano i liguri Sfregio con “Malmignotta”, un lavoro energico e con tanti testi politically uncorrect, grondanti di parolacce, tanta ironia, misto ad un feroce sarcasmo che evidenzia una disillusione di fondo verso questa società, come in “Vico Dei Cartai”, con il suo sound in cui vive una certa attitudine punk. Figli illegittimi dei Tossic de “Il Cinghiale Bianco”, da cui hanno ereditato quella mistura di metal grezzo con punte di thrash metal e testi irriverenti, gli Sfregio propongono un miscuglio ben riuscito di un metal diretto e senza tanti fronzoli su cui Dirty Seth vomita le sue delusioni amorose in salsa acida, con una prestazione a cavallo di un cantato grintoso, su cui l’elemento melodico non manca mai, generando linee vocali cantabili a tutto spiano. 

Se un pezzo come “Plastica” potrebbe ricordare l’energia dei primi Guns’n’Roses, l’iniziale “Ciabatte E Spazzolino” è un tributo musicale ai Motorhead più grezzi, con il titolo talmente brutto, da risultare alla fine quasi simpatico. La grintosa “Cinesi” prende la carica esplosiva degli Skid Row di Slave To The Grind, con quelle ritmiche feroci che non sfociano mai nel puro thrash ma si imbastardiscono con un metal stradaiolo, zozzo e selvaggio, con quel coro “cinesi cinesi” che ti si piazza in testa dopo un solo ascolto. “Giocatori di Tennents” trasuda di rock alternativo che fa tanto fine anni novanta, con quella melodicità, tra chitarroni e ritmo sculettante che fa tanto Prozac+. 

Tra i momenti più pesanti e “Tossic” non si può non menzionare la pesante “Bio”, sarcastica al punto giusto, cattiva e irriverente. L’unica canzone poca convincente è “Non Rompere I Coglioni” con una musica un po’ spompa rispetto a tutto il resto ed un testo che non sa di niente. Di contro “Psycho Figa” è uno dei momenti top, pesante, varia, un bel thrash moderno alla Megadeth, con un testo sguaiato che potrebbe far incazzare le femministe, se non lo si ascolta con il giusto tono ironico: hit di questo “Malmignotta”! 

Gli Sfregio dimostrano di avere le idee piuttosto chiare sulla propria proposta, proponendo un lavoro solido, irriverente, che gioca con le parole, lancia provocazioni, ma crea soprattutto un solido metal, con buone idee, ottimamente suonato ed arrangiato. Fa bene ascoltare della sana musica metal senza prendersi troppo sul serio, ma dando il giusto tono alle parole senza stare troppo a pensare al politically correct, che diciamocelo, ha rotto un po’ il cactus!

Recensione a cura di John Preck
Voto: 75/100 

Tracklist:

01. Ciabatte e spazzolino
02. Vico dei Cartai
03. Psycho Figa
04. Plastica
05. Cinesate
06. Cinesi
07. Giocatori di Tennent’s
08. Bio
09. Non rompere i coglioni

Line-up:
Il Grinder - Bass, Vocals (backing)
Ylme - Drums
Doc - Guitars
Dirty Seth - Vocals (lead), Guitars

Web:
Bandcamp
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