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VOID "Poem of an Ordinary Man" (Recensione)

Full-length, Nova Era Records
(2024)

"Poem of an Ordinary" è il debut album degli italiani Void. La band è formata da Marco Mittica, voce e pianoforte, Luca Presicci, chitarre e cori, Alessandro Ragone, basso e cori e Christian Renna alla batteria. Abbiamo intervistato il chitarrista della band. Il disco in questione è un concept lirico sul conflitto degli ultimi anni in Ucraina e la band cerca di costruire trame sonore che, poggiando su una base stoner rock, si pongono come obiettivo quello di cercare di veicolare un messaggio profondo all'ascoltatore. 

La drammaticità di alcune tracce nell'album riesce in pieno in questo intento. Sin dalle prime battute del disco veniamo catapultati in scenari un po' desolanti e carichi di atmosfera. In un certo senso le tre tracce in apertura mostrano come la band voglia proporre dello stoner, ma è comunque chiaro che non voglia proporre una proposta stantia e basilare. Soprattutto nella terza traccia, "The Pawns" si scorge la volontà di frammentare la musica a più riprese, nell'alternare momenti più melodici e introspettivi ad altri più diretti e con chitarre decisamente aggressive. 

Il gioco di usare ritmiche sempre in evoluzione e di offrire un prodotto quindi a tratti imprevedibile funziona e accresce la curiosità nel proseguire sempre di più con gli ascolti. Ottimi sia i riff che gli assoli di chitarra e buone sono le parti in pulito, mentre la voce di Marco Mittica cerca di modularsi in base alle varie fasi del disco, risultando quasi sempre melodica ma anche malinconica. Personalmente ho amato i momenti in cui la band si getta nello stoner puro, come ad esempio in "The Fight", ma il disco sicuramente è vincente proprio perchè è vario e comunica una maturità che fa pensare ad una band molto più "navigata" rispetto a quello che è in realtà. 

Insomma, un album da assaporare e che ha il grande pregio di proporre musica senza tempo, e quindi longeva nel futuro. Sicuramente un album adatto a chi dalla musica rock cerca potenza ma anche introspezione. Ottimo esordio.

Recensore: Marco Landi
Voto: 8/10

Tracklist: 
01. The Drone
02. The Call
03. The Pawns
04. The Fight
05. The Underdark
06. The Mercenary
07. The Grave
08. The End

Line-up:
Marco Mittica - vocals & piano
Luca Presicci - guitars
Alessandro Ragone - bass
Christian Renna - drums

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