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Serpent Warning “Serpent Warning”

Full-length, I Hate Records 
(2014)

I Serpent Warning sono una band di giovane formazione, che ha finora pubblicato un ep, intitolato “Beyond The Wisdom” nel 2012, e che ora, sotto le ali della sempre interessante I Hate Records, rilascia il primo full-length, il qui presente “Serpent Warning”. A cavallo tra doom, rock, e NWOBHM, questi finlandesi consegnano ai nostri timpani un lavoro che ha il sapore delle cose fatte in maniera semplice e genuina, oltre che un bel tuffo nel passato.
Tutto ciò che ruota attorno a questa band non ha nulla di “alla moda” o al passo coi tempi; dallo stile, ai suoni, alla produzione; tutto si rifà a modelli passati come Black Sabbath, Manilla Road, Cirith Ungol, e una spruzzata di progressive rock italiano anni ’70.

E’ sempre un po’ difficile fare una esamina particolareggiata di prodotti come questo, in quanto la proposta presentata è abbastanza omogenea tra i vari brani, e anche perché, fondamentalmente, si tratta di quel tipo di formazioni destinate a piacere ad una cerchia ristretta di fans, e credo che gli stessi Serpent Warning lo sappiano. Questo modo di suonare, ai giorni nostri, si rivela comunque vincente, in quanto possiamo apprezzare le belle doti dei musicisti (non tanto tecniche quanto compositive), lo spirito del tutto incontaminato della musica e un’attitudine totalmente fuori dai tempi. Il doom è un genere di per sé particolare e coraggioso, ma lo diventa ancora di più quando non ha molte commistioni col metal. Qui infatti non si parla tanto di doom metal, ma di doom rock, sognante, epico, solenne e un po’ psichedelico.

In un affollamento di band che credono che andare veloci e avere dei suoni super potenti sia cosa necessaria, i Serpent Warning ci ricordano cosa voglia dire ritornare alle radici del metal. La voce roca ma melodica di Samuli Pesonen disegna scenari ricchi di pathos ed enfasi, e gli altri musicisti seguono a ruota delle composizioni fatte per sognare e che vanno assaporate con la giusta predisposizione mentale, ma che alla fine vogliono solo dimostrare che, al di là di mille classificazioni, il rock è ancora vivo e vegeto e sa provocare belle emozioni.

Per capire il presente bisogna partire dal passato, e a volte quest’ultimo non ha bisogno di essere trovato in formazioni di 40 anni fa, ma si può partire anche da gente come i Serpent Warning.
Bravi per adesso, ma sono convinto che dovrebbero cercare di superare qualche cliché ancora presente nella loro musica per risultare ancora più interessanti.

Recensione di: Kosmos Reversum 
Voto: 70/100

Tracklist: 
1. Evil River 06:06
2. Beyond the Wisdom 06:29
3. Luna 06:33
4. Serpent Warning 07:13
5. Thousand Names 03:45
6. Ceremonies of the Sun 09:39

DURATA TOTALE: 39:45

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