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Bölzer "Soma"

EP, Invictus Productions 
(2014) 

Gli svizzeri Bölzer insieme a gruppi quali Teitanblood, Necros Cristos, Antediluvian, Diocletian, etc. rappresentano da qualche anno la faccia più oscura, occulta, primitiva del Death Metal moderno; con un suono mischiato con il Black più grezzo e selvaggio il duo composto da Fabian Wyrsch detto HzR (Batteria) e Thierry Jones detto KzR (voce e chitarra) dal 2008 porta avanti la sua visione musicale spietata e senza fronzoli.
Dopo un demo, "Roman Acupunture" del 2012 e un EP, "Aura" del 2013, i nostri tornano per la Invictus Productions con "Soma", composto da due tracce per un totale di circa diciotto minuti di durata. 

"Steppes" non si perde in cerimonie e parte subito con un riffing serrato e massacrante su cui si stagliano i colpi precisi di batteria, mentre la voce maligna del cantante si lancia in urla aggressive che squarciano la composizione; i loop di chitarra si promulgano in lunghi riff circolari, che verso il minuto e cinquanta si aprono in ritmi dissonanti dal sapore tetro e maestoso. Qui il cantante opta per un approccio più mediato usando una voce pulita e declamante, mentre in sottofondo si sviluppa una melodia atonale che conosce andamenti incalzanti che trascinano il brano con un' atavica precisione dove tecnica e rabbia si fondono in un' unica volontà. Verso il quarto minuto incontriamo un growl che lascia poi spazio a fraseggi discordanti di chitarra che disorientano l'ascoltatore, salvo poi riprendere per il finale la corsa segnata da arpeggi circolari in tremolo che chiude con grande effetto il pezzo. 

La successiva "Labyrinthian Graves" alza la posta in gioco con una durata ben maggiore, e con ritmi più lenti che però non rinunciano all' uso di riff devastanti dal registro molto vario che passa dai toni alti a quelli bassi, senza però perdere di vista la coerenza del songwriting. Si parte con un andamento di chitarra in crescendo dai toni graffianti che presto incontra un drumming potente ed aperture solenni dove non mancano sviluppi tecnici temprati da un' oscurità pronunciata; la batteria passa alla doppia cassa e la voce da prima in screaming, si divide poi anche in un growl in riverbero dai toni demoniaci, in un perfetto brano di Blackened Death Metal furioso e dall' atmosfera mortifera. Non mancano comunque adamenti incalzanti grazie all' abilità del chitarrista - cantante nel produrre un rifting a sega elettrica che si integra con la marcia incessante instaurata dal batterista. Dopo una coda caotica che termina il brano su una nota dissonante troviamo un andamento ambient con tastiere cosmiche e un bell' arpeggio di chitarra, i quali ci sorprendono con un' atmosfera evocativa ed onirica che fa da perfetto contrasto con la natura più diretta del resto del lavoro. In definitiva "Soma" è un' altra breve prova dell' abilità dei nostri, più diretto rispetto al precedente "Aura" che presentava maggiori toni atmosferici, ma sempre fondato sui riff di ottima fattura di KzR. 

Ora è il momento però di sfornare un album completo, in modo di vedere di cosa saranno davvero capaci i nostri, e dove il loro suono, debitore di un periodo dove il Death e il Black erano ancora in fase embrionale nelle corde di gruppi quali gli Hellhammer, e della corrente Bestial/War Metal inaugurata da Blasphemy, Beherit e oggi portata avanti da diversi epigoni, andrà ad evolversi. Nell' attesa, godiamoci queste nuove due tracce! Recensione a cura di: 

Recensione di: Davide Pappalardo 
Voto: 90/100 

Tracklist: 
1.Steppes 05:34 
2. Labyrinthian Graves 12:28 

DURATA TOTALE: 18:02

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