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CARNAL AGONY - Preludes & Nocturnes

Full-length, Sliptrick Records
(2014)

I Carnal Agony sono una band nata nel 2011 ad Umeå (Svezia), e ci consegnano il loro primo full-length, intitolato "Preludes & Nocturnes", che segue la solita trafila di demo, tre per l'esattezza. La bella copertina, ottimamente disegnata ci introduce in un album dalle tinte power fortemente venate di thrash metal, ma dove in tutto questo non mancano delle piccole sorprese. La produzione è davvero ottima e valorizza tutti i musicisti, e la sezione strumentale è di prim'ordine. 
Quello che mi ha stupito è la capacità dei nostri di unire il thrash metal di scuola americana al power barocco di band come i Blind Guardian. Non sono poche le volte in cui i Carnal Agony si lanciano in cori e refrain che rimandano pesantemente alla band tedesca. La vena epica che aleggia in tutte le tracce crea una atmosfera a volte magica, come nella anthemica "The Frozen Throne", dove l'influenza power e la melodia sono più marcate rispetto alla precedente opener "War Prayer". Potremmo riscontrare anche vaghi influssi da parte di certi Hammerfall, in special modo nelle cavalcate in doppia cassa e nei tempi più veloci, anche se l'approccio vocale è totalmente diverso dai soliti stilemi power, perchè l'ugola del singer David Johagen si esprime in timbriche robuste e rauche. 

A dirla tutta, proprio la voce è l'elemento sia caratterizzante che un po' penalizzante nell'economia del sound di questa band. In più frangenti l'ho trovato un po' forzata, aggressiva dove non serve e troppo poco dove sarebbe servito. Un episodio eloquente in questo senso è "Rebel's Lament", dove una bella sezione ritmica e bei fraseggi di chitarra sono in parte offuscati da una prova vocale anonima. 
Tutto questo non vuol dire che questo disco sia scarso, anzi. Superato lo scoglio di una voce non pienamente sufficiente, che però potrebbe anche trattarsi di mio gusto personale, ci troviamo di fronte a un lotto di canzoni dove la melodia e l'aggressività si incontrano per dar vita ad un prodotto di buona qualità, che accontenterà soprattutto i power metallers, ma che potrebbe far breccia anche tra coloro che amano l'heavy metal in generale e il thrash più melodico. Una traccia come "Carnal Agony" dimostra infatti come questa band sia a suo agio con riff belli quadrati e potenti, e il drumming di Uli Kusch si rivela ottimo come sua consuetudine (parliamo di colui che ha suonato in vari capolavori power di gente come Helloween, Masterplan e tanti altri).

In definitiva, posso consigliare sicuramente questo album a tutti gli amanti del genere, ma rimane il rammarico di non aver visto decollare un disco di ottima fattura a causa di una voce non prettamente a proprio agio in queste sonorità. A parte questo particolare, il disco scorre bene grazie al suo saper coniugare almeno due o tre stili di metal e quindi dobbiamo valorizzare lo sforzo di una band che ha cercato di imprimere personalità al proprio prodotto. E questo elemento potrebbe già da adesso rivelarsi molto utile per un futuro dove la band potrebbe aggiustare quel poco che basta per spiccare il volo.

Recensione a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
VOTO:65/100


Tracklist:

1. War Prayer 05:24 
2. The Frozen Throne 04:38 
3. Rebel's Lament 04:21 
4. Rebellion 05:27 
5. Carnal Agony 02:18 
6. Night of the Werewolf 03:19 
7. Fire Walk with Me 05:08 
8. Sleep Waker 03:55 
9. Crystal Lake 03:55 
10. Secrets Within the Shrine 04:13 
11. Together We're Lost 03:40 

DURATA TOTALE: 46:18

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