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Intervista: FUNERAL MARMOORI

Oggi intervistiamo i doomsters toscani Funeral Mormoori, autori di un secondo album davvero degno di nota, recensito QUI. La parola al batterista Fabio!

1) Ciao Ragazzi e benvenuti sulla nostra zine. Il vostro album è stato recensito dal sottoscritto, vorrei sapere come è avvenuta la sua genesi, dai primi riff fino al risultato finale.

Ciao a tutti, sono Fabio batterista e cofondatore dei Funeral Marmoori. "The deer woman" è nato quasi subito dopo l' uscita di Vol.1, o meglio, i primi riff sono stati creati nella coda del primo album. 
Purtroppo durante la sua crescita abbiamo avuto ben due cambi di bassista, e questo ci ha rallentato molto, ma fortunatamente non ha mai influito sulla stesura dei pezzi. "The deer woman" diciamo che è come un racconto per noi, che parte da un periodo ben travagliato delle nostre vite, fino ad arrivare a oggi. È stato registrato in presa diretta da Zven della Orange recording studio, usando solo ampli valvolari anche per l' organo e il synth. 

2) Cosa vuol dire per voi suonare doom? E' un qualcosa che ha a che fare anche col vostro stile di vita?

Veniamo da realta diverse, Io e Giulio (Cofondatore e Chitarrista cantante) veniamo da una scuola fatta di D.i.y, Punk Hardcore e Centri Sociali. Anna, la nostra bassista viene dal Metal e Nadin ha una matrice piu classica. Quindi per rispondere alla tua domanda posso solo dire che per noi il doom è solo un etichetta che tocca accollarsi e una moda che adesso sta prendendo molto in Italia.

3) Avete in formazione due ragazze, di cui una che si occupa delle tastiere. E' proprio l'uso di queste ultime che per me dà una marcia in più al vostro sound, evocando atmosfere misteriose ed evocative. Volevo chiedere se i vostri pezzi ogni tanto partono da giri di tastiera o solo dai classici riff di chitarra e come poi riuscite a far convivere il tutto.

Tutti scriviamo pezzi e li proponiamo in sala prove. Un pezzo può nascere da un giro di basso, da un riff di chitarra o da una melodia di tastiera. Nei Funeral Marmoori tutti sono liberi di esprimersi come meglio credono!

4) Ci sono delle band in particolare alle quale vi siete ispirati e che ancora vi ispirano?

Tutti ascoltiamo di tutto, e sono molteplici le nostre influenze, ma non solo nella musica, anche nell' attitudine, non ci spaventa suonare, in nessun luogo, dal palco professionale alla cantina di un casolare. Se proprio dobbiamo, i gruppi in cui ci rispecchiamo molto umilmente sono: Negazione, Balletto di Bronzo, Paul Chain.

5) Siete quindi attivi sul fronte live? Cosa dobbiamo aspettarci da un vostro show?

Sì, suoniamo dal vivo e ci piace da morire. Ci piace stare a contatto con la gente,e ci piace essere sopra il palco come lo siamo sotto, noi stessi. Ci piace dare il meglio nei nostri live perchè è lì che si vede un gruppo, molti ci hanno criticato per i suoni del disco, troppo naturali, ma noi crediamo che un gruppo lo si giudica su di un palco e fare un disco con gli ultrasuoni non ha senso se poi dal vivo non riesci a riproporlo. 

6) quali sono i sentimenti che vi ispirano nel momento in cui componete un testo? E cosa volete trasmettere all'ascoltatore?

I testi li scrive principalmente Giulio, e come avete notato non sono testi lunghi perchè non ci piace dilungarci su racconti fantastici, occultismo e storie horror, ma ci piace raccontare la nuda e cruda verità che ci accompagna tutti i giorni. E a chi ci ascolta lasciamo che interpreti a modo suo il nostro lavoro.

7) Di cosa trattano i vostri testi? 

Principalmente di storie che ci son successe, inculate prese e storie di alcolismo.

8) Analizzando la sola scena italiana, secondo voi gode di buona salute in ambito doom? E quali band segnalereste a noi lettori, che meritano attenzione in particolare?

La scena italiana? quale scena? non mi pare ci sia una scena doom, mi pare ci sia una corsa per aggiudicarsi il palco migliore, le scene servono per creare una unione tra persone, servono per aiutarsi tra gruppi, e in Italia purtroppo sta cosa non esiste, o meglio esiste solo se sei raccomandato. Come hai ben capito a noi non piace parlare di scena, crew e cricche, e le band con cui abbiamo condiviso il palco e la botta ci piace menzionarle come amicizie, e quindi salutiamo Justino, Bubi, Brizzi e Menicocci ( STONER KEBAB), Sergio e Nico (SESTA MARCONI) Nicola, Pinna, Beppe e Bj (Ex e non DOOMRISER), Matteo "Strona" (ex SOUTHELL, ORANGE BLOSSOM JAM) e molti altri...

9) Bene ragazzi è tutto, concludete come volete!

Prima di tutto ti ringraziamo per l' intervista e poi boh....Viva la vita, e viva il rock.


Intervista a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"

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