Vuoi qui il tuo annuncio? Scrivi a: hmmzine@libero.it

SUFFOCATION "...of the Dark Light" (Recensione)

Full-length, Nuclear Blast
(2017)

SarĂ² onesto. Nei quattro anni passati dall'ultimo album dei Suffocation, ho completamente dimenticato la loro esistenza. Il loro primo album è di due decenni fa e la loro influenza di una volta è rimasta ininterrotta anche con l'avvento della tecnologia moderna che ha plastificato il genere. proprio per questo le mie aspettative sarebbero dovute essere maggiori, ormai quasi sicuro che non potrei mai rimanere deluso dalla loro ultima offerta "…Of the Dark Light", giusto? No.

L'album parte abbastanza bene con "Clarity of Deprivation", la cui prima metĂ  induce ad un cenno di sorpresa e grinta. Sebbene nulla di fuori da questo mondo, è difficile non essere spazzato via dal riff in tremolo, ma la band decide di deragliare la canzone finendo con un fiacco breakdown banale. Tutta la sequenza della canzone evidenzia quanto inspiegabile e artificiale suoni la batteria, come se non fossero giĂ  confinanti con l'intollerabile. Inoltre, il tono della chitarra in qualche modo riesce a fondere insieme gli aspetti peggiori di sotto e sovra-produzione, essendo noioso e privo di sfumature o dinamiche. Adesso, concederĂ² che la produzione sia stata una sorta di tallone di Achille per il post-rimpatrio dei Suffocation, ma non ha mai smorzato la musica come succede qui.

Anche in momenti in cui posso mettere le mie lamentele per il suono da parte, trovare qualcosa da apprezzare è una lotta. I modelli dei riff sono raramente entusiasmanti, certo, “The Warmth Within the Dark” presenta alcuni motivi scintillanti sparsi qua e lĂ , anche “Some Things Should Be Left Alone” aggiunge un tocco di melodia ad una struttura altrimenti disordinata e che mette a dura prova la pazienza dell' ascoltatore, in quanto i Suffocation persistono con la stessa idea troppo a lungo. 
Per la maggior parte del tempo, "…Of the Dark Light" consiste nel solito plateau del lavoro ritmico tecnicamente eccellente, che decine di band metal, tra cui i Suffocation stessi, hanno fatto meglio mille volte prima. Se non fosse per la solitudine maniacale di Hobbs su brani come “Return to The Abyss”, “The Volition” e “Epitaph of The Credulous”, avreste potuto dirmi che stavo ascoltando un imitatore di secondo grado e probabilmente vi avrei creduto.

"…Of the Dark Light" soffre semplicemente di una mancanza di scopo, come se fosse scritto e registrato solo per adempiere alla forza della Nuclear Blast. Interi brani arrivano e vanno senza aver fatto niente da ricordare e quelli che si attaccano nella tua mente spesso rimangono per le ragioni sbagliate. Per esempio, il basso nella title track è ridicolo, non aggiunge minimamente peso alla canzone. 
Non so se etichettare questo album come un test, ma sarebbe meglio che i Suffocation corrano ai ripari prima di scivolare ulteriormente.

Recensione a cura di: Benito Stavolone
Voto: 49/100
 
Tracklist:
1. Clarity Through Deprivation 04:04
2. The Warmth Within the Dark 03:39
3. Your Last Breaths 04:36
4. Return to the Abyss 03:56 
5. The Violation 03:41
6. Of the Dark Light 03:41
7. Some Things Should Be Left Alone 03:23
8. Caught Between Two Worlds 04:19
9. Epitaph of the Credulous 03:58

DURATA TOTALE: 35:17

Nessun commento