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DEADLY CARNAGE "Through the Void, Above the Suns" (Recensione)


Full-length, Aeternitas Tenebrarum Musicae Fundamentum
2018

I Deadly Carnage sono una band proveniente da Rimini, e questo "Through the Void, Above the Suns" è il loro quarto full-length di una carriera iniziata più o meno attorno al 2005. Si vanno ad aggiungere altre pubblicazioni "minori" come ep e split, e quindi possiamo tranquillamente dire che questa band è stata sufficientemente prolifica fino ad oggi. 
Sono sincero nel dire che non conosco molto bene i loro primi lavori, ma parlando di questo ultimo album, e non paragonandolo quindi col loro passato, posso dire che la band mi ha lasciato piacevolmente impressionato.

Ebbene, questa formazione a mio avviso di black metal non ha praticamente nulla, ma si accoda al mega calderone chiamato post-metal, che è un termine un po' generico, ma che di solito raccoglie formazioni che hanno molti elementi che possiamo anche trovare in questo "Through the Void, Above the Suns". Il mescolare il doom con vaghi influssi noise, piccoli echi black metal d'avanguardia e accenni post-hardcore mi fanno pensare molto a gente che ha dato molto al genere, o comunque che ne ha definito dei dettagli che sono stati poi sviluppati da molte band, ma gente come Isis, Neurosis, Cult Of Luna, Wolves In The Throne Room e Negura Bunget sembrano trovare un ideale punto di incontro in questo album. 
Le atmosfere sono dilatate e i suoni di chitarra godono di ottimi riverberi, così come sono ottimi il suono della batteria e del basso. Un abisso in cui le menti dei musicisti si perdono e si confondono con quelle dell'ascoltatore, per un viaggio fatto di stordimento, malinconia, riflessione, oscurità e dimensioni sconosciute, affrontate in un concept a base di tematiche cosmiche che lega ogni traccia all'altra.

Apprendiamo che il vecchio vocalist ha mollato la band e che ora le parti vocali sono opera del chitarrista-tastierista Alexis Ciancio, ma onestamente vedo la voce come elemento marginale ma non per questo inutile di quest'opera, e non noto cali in tal senso o deficit. Le chitarre a mio avviso fanno comunque la parte del leone in tutti i brani, sia quando sono più "dimesse" che quando graffiano maggiormente, ma è in episodi come "Ifene" che la band riesce a dare la giusta misura dell'altissimo livello esecutivo e compositivo raggiunto, con menzione particolare anche per il lavoro straordinario dietro le pelli di Marco Ceccarelli, bravissimo in tutto, esprimendo un range di soluzioni ampissimo, e che giova quindi al sound sfaccettato e "in divenire" dei Deadly Carnage. 
Disco particolare, per gli amanti di soluzioni un po' diverse dai soliti canoni del metal estremo, ma estremamente accattivante.

Recensione a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 77/100

Tracklist:
1. Quantum 01:42 
2. Matter 05:09 
3. Hyle 04:14 
4. Cosmi 02:37 
5. Lumis 05:36 
6. Ifene 07:54 
7. Fractals 03:14 
8. Divide 07:16 
9. Entropia 07:41 

DURATA TOTALE: 45:23

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