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SOUL DRAGGER "Soul Dragger" (Recensione)


Full-length, Time To Kill Records
(2020)

I Soul Dragger sono una giovane e promettente band metal tricolore, nata nel 2017 e che oggi ci presenta il proprio esordio omonimo. La loro musica si colora di diverse tonalità e sfumature, passando da momenti più duri, al limite del thrash a momenti più classicamente heavy, tenendo sempre i piedi ben saldi ai nostri giorni. Infatti in queste tracce si vive nel presente, con una produzione che risalta soprattutto nei momenti più duri, ambito nel quale i nostri danno il meglio. La musica proposta risente di influenze di band come i Trivium, gruppo a cui mi sento più di tutte di accostare il sound dei Soul Dragger, per come hanno impostato la canzoni, sia a livello di riffing che di cantato. Il cantante si esprime su più registri, passando dal growl alle clean vocals, interpretando in modo vario la base musicale, in cui al riffing non manca mai una solida base ritmica, una musica con una buona dose di groove. 

Se la band si esprime meglio nei momenti più duri, di contro quando rallenta come in “Maid And The Beast” mostra un lato morbido sicuramente migliorabile. I momenti migliori arrivano quando riescono a coniugare molto bene potenza e melodia, come in “Everyday”, un mix di heavy classico con punte di thrash, in cui il cantato finalizza al meglio la parte strumentale. Davvero notevole lo strumentale “Before Chaos” dove mettono in mostra tutte le qualità tecniche dei musicisti per un brano tecno thrash di notevole impatto. In altri momenti escono fuori influenze del vecchio millennio come in “Alone”, un brano che vive a cavallo tra gli ottanta e i duemila, in cui risultano particolari e contrastanti le atmosfere che si respirano tra delicatezza e crudezza. Ottimo l’inizio affidato a “Rise”, brano potente con un cantato esaltante, un ottimo ritornello e ritmiche che richiamano nei momenti più veloci un certo thrash moderno a cui si contrappongono rallentamenti pieni di groove. Da segnalare anche “Death’n’Destruction” brano nel quale escono fuori le influenze maideniane nell’armonizzazione delle chitarre, ma innestate molto bene nel tessuto sonoro della band. 

I Soul Dragger esordiscono con un album maturo e ben fatto, con delle idee chiare, un sound compatto e delle canzoni valide, un heavy metal moderno, in cui tecnica e giusta attitudine sono gli ingredienti base su cui poggia l’intero lavoro. Bravi ragazzi.

Recensione a cura di John Preck
Voto: 74/100 

Tracklist:
1. Rise
2. Damnatio Memoriae
3. Angel
4. Maid and the Beast
5. Everyday
6. Before Chaos
7. Alone
8. War Nightmare
9. Soul Dragger
10. Death 'n' Destruction
11. Collapse

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