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HEKSEBRANN "Spiritual Descending" (Recensione)


Full-length, Independent
(2020)

E' un heavy rock sporco e rozzo quello che propongono i tedeschi Heksebrann, formazione al suo esordio con questo "Spiritual Descending". A parte qualche vaga influenza da parte del thrash/black metal più rozzo, quello che suonano i Nostri è un genere che trova i suoi riferimenti in band come Motorhead, High On Fire e Kvelertak, quindi la band picchia piuttosto forte senza andare troppo sul sottile o il complicato. Ci sono dei momenti in cui la band cerca altre vie per la propria proposta, come d esempio nella più riflessiva e atmosferica "Spiritual Descending", dove la band sembra proporre un doom che si mescola con la psichedelia, ma solitamente i tempi sono abbastanza sostenuti e i riff belli tosti.

La voce del cantante-chitarrista Julius è ruvida e strozzata e il sound in generale è buono, ma suona esattamente come quello delle band che ho citato prima, quindi non aspettatevi una super produzione pompata. Ciò è buono, perchè lascia intravedere quali sono le reali capacità di questa band, e quindi anche i limiti. Le qualità sono molte, i limiti molti di meno, ma ci sono. Ad esempio alla lunga si percepisce un po' di noia, perchè la band propone in sostanza sempre la stessa canzone, magari accelerando o decelerando un po', ma i riff si assomigliano un po' tutti e le variazioni sul tema di base sono ridotte all'osso. Possiamo però gioire ascoltando il lato più crust-core in un pezzo come "Endless Return", canzone potentissima, ma anche questa un po' statica e priva di quel guizzo che farebbe la differenza.

Ecco, quello che posso dire di questo album è che manca la personalità, e a volte anche le idee. E' una buona band, e dal vivo musica come questa saprà fare molti danni, ma in studio i limiti di questi musicisti vengono fuori. Non voglio assolutamente dire che questa band proponga qualcosa di insufficiente (tranne che nella bruttina "A Witch Promised Truth"), ma il disco in questione perde di interesse pezzo dopo pezzo, e finisce un po' stancamente. Promossi per un pelo, ma dal prossimo album mi aspetto qualcosa di più.

Recensione a cura di Sergio Vinci
Voto: 60/100

Tracklist:

1. Well of Creation
2. Fell for Darker Ways
3. Storm of Fury
4. Spiritual Descending
5. Walpurgisnacht
6. Endless Return
7. A Witch Promised Truth
8. Forever Wild
9. Ignite the Fire

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