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CRIMINAL MADHOUSE CONSPIRACY "Criminal Madhouse Conspiracy" (Recensione)


Full-length, Time to Kill Records
(2022)

I Criminal Madhouse Conspiracy sono una nuova realtà estrema che giunge dalla fertile terra romana e con “Conspiracy” sono all’esordio. Quello proposto è un death metal classico che guarda al territorio nord europeo. Infatti la band si rifà a quel suono pesante della terra d’Albione che negli anni Novanta ha prodotto delle realtà di grande rilievo come i Bolt Thrower o i Benediction. Da qui partono per proporre la loro commistione di potenti riff. Le ritmiche non sono quasi mai particolarmente veloci e puntano a creare quel sound caustico, grumoso che proietta scenari malsani. E’ il caso di brani come “Bones Behind” che parte lenta e sfocia in uno dei momenti più veloci. 

Da qui possiamo partire anche nel constatare il gusto melodico delle chitarre che nei solos, non puntano ai classici shredder veloci, ma provano a creare atmosfere, come nelle diverse intro alle canzoni. A titolo esemplificativo si può partire dall’iniziale “Trashed”. Introdotta da una melodia dai toni quasi psichedelici, sfocia in una musica d’assalto di grande impatto. I Criminal Madhouse sono bravi nell’essere compatti. Grazie a canzoni brevi rendono la loro musica pesante e mai prolissa. In “Animal” escono fuori anche influenze thrash metal che si amalgamano bene ad atmosfere più estreme. Sicuramente la voce grumosa di Fernando Barone impatta molto sul risultato finale e nel definire i contorni di una proposta che non può che essere definita death metal. 

Ascoltando l’album risaltano diversi momenti ed uno dei migliori che può essere esemplificativo della musica proposta, è sicuramente la pesante “Spiritual Death”. Influenze floridiane si avvertono in “The Cage”, tra i brani più movimentati e ritmicamente variegati. Di contro nella strumentale “Desert Storm” emergono elementi prettamente NWOBHM, e si torna quindi oltre Manica. Influenze che ritroviamo anche nella successiva “The Man Whose Name Was Written On Water” mischiate ad elementi più estremi. I Criminal Madhouse sono una interessante band emergente che ha notevoli margini di crescita. “Criminal Madhouse Conspiracy” è un buon esordio scritto da appassionati di genere per appassionati di genere, di classico death metal.

Recensione a cura di John Preck
Voto: 70/100 

Tracklist:
1. Trashed 
2. Animal 
3. Spiritual Death 
4. The Cage 
5. Desert Storm 
6. The Man Whose Name Was Written on Water 
7. Fat Vertical Lips 
8. Bones Behind

Line-up:
Marco Mercuri - Bass
Francesco Romano - Drums
Stefano Croce - Guitars
Fabio Ciccone - Guitars
Ferdinando Barone - Vocals

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