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Memorie dal passato: LATHEBRA (Intervista)


Poche parole per prsentare una band che ritorna sul mercato discografico grazie alla ristampa su cd professionale da parte di My Kingdom Music della loro prima demo d'esordio intitolata "Angels' Twilight Odes". Noi abbiamo recensito questo lavoro e l'abbiamo trovato validissimo e quindi merita di essere riscoperto. Non lasciatevelo sfuggire! Risponde alle nostre domande Bruno Villani aka Herjann (Guitars).

1 - Ciao Bruno e benvenuto su Heavymetalmaniac.it. Parliamo un po' di "Angels' Twilight Odes", sia della demo datata 1997 che del cd appena uscito a marzo 2023.
Grazie, e un saluto a tutti i lettori e allo staff di Heavymetalmaniac. Siamo tutti molto eccitati di aver riesumato questo nostro opus primum, e forse unicum, dalle tenebre del tempo. Allora nel '97 eravamo tutti più giovani e pieni di entusiasmo e avevamo voglia di sfondare e dimostrare a tutti il nostro valore anche se poi il progetto è durato meno di quanto ci eravamo immaginati. Avere fatto parte di quel sodalizio è stato un onore che ci ha segnato forse per sempre, come una cicatrice esistenziale, e ancora oggi noi membri dei Lathebra siamo molto uniti e legati da quell’esperienza unica e intensa che abbiamo vissuto e condiviso. Anche per questo è maggiormente un onore ripubblicare oggi quel nostro opus magnum coagulato nella forma di un CD.

2 - La copertina di "Angels' Twilight Odes". Chi l'ha realizzata e cosa rappresenta precisamente?
Beh, la copertina rappresenta una fanciulla con una veste bianca che vaga in un bosco o foresta che si voglia, comunque natura, in una attitudine vagamente contemplativa. Col senno di poi, forse quella copertina rappresentava la nostra stessa attitudine contemplativa, non solo nei confronti della natura, ma nella visione della vita e della musica forse un po' idealizzata e romantica di giovani ragazzi di 20 anni. Nel contesto di allora ci sembrava rendesse alla perfezione il titolo “Angels’ Twilight Odes”.

3 - Vogliamo parlare delle vostre influenze musicali?
Avevamo gusti e preferenze diversi anche se c’erano anche molti punti di convergenza e facevamo spesso intense discussioni di musica e a volte ci incontravamo per ascoltare musica insieme. A livello personale ero all’epoca molto influenzato dalle grandi bands death/doom britanniche, soprattutto Anathema e My Dying Bride, dalle grandi bands black/death svedesi dell’epoca, come Dissection, Sacramentum, Eucharist, e ovviamente i norvegesi. Posso dire che più o meno tutti amavamo queste bands, e queste influenze si sono fuse insieme nella nostra musica e ci hanno dato anche il nostro stile, che tutto sommato era abbastanza originale. Come chitarrista invece i miei modelli erano David Gilmour, colui che mi ha fatto diventare chitarrista, Dave Murray, Tommy T. Baron, Carl August Tidemann, Astennu, e altri, ma soprattutto il dio della chitarra elettrica Malmsteen.

4 - State per caso lavorando a nuova musica? Insomma, riprenderete l'attività come band?
Ora come ora la cosa non sembra probabile, ad esempio io vivo all’estero e sono impegnato in altre bands. Credo che i Lathebra resteranno una fugace meteora nel cielo della musica, ma mai dire mai…


5 - Di cosa trattano le liriche di "Angels' Twilight Odes" e chi le ha scritte?
Le liriche furono scritte da Gianluca, il nostro poeta oscuro, tranne “Benighted Embrace” il cui testo fu scritto da sir Francesco P.; a volte anche noi altri contribuivamo con idee, suggerimenti, punti di vista che il nostro poeta accoglieva di buon grado. Vi posso dire che il testo italiano di “Antra” contiene il manifesto e il concept dei Lathebra nascosto ermeticamente in forma di acrostico; ai lettori il piacere di risolvere questo enigma. Gli altri testi sono ovviamente una conseguenza di quel concept della canzone introduttiva e del nome stesso della band Lathebra, che significa rifugio. Essi pertanto muovendosi tra romanticismo e decadentismo sono introspezione degli antri e anfratti profondi, cioè le latebre, delle nostre anime e personalità. Gianluca considerava i suoi testi non solo come un abito per la musica ma come vera e propria poesia, influenzata molto dal goticismo e quindi poesia oscura e gotica. Del resto anche la musica per noi era una forma di poesia, quindi tutto combacia.

6 - Chi sono i Lathebra nella vita di tutti i giorni?
Beh sono persone normali che lavorano, mangiano e bevono come tutti. Abbiamo ancora i nostri grilli per la testa, ma questo è anche quello che ci rende un po' unici. Abbiamo ancora molti interessi che gravitano nelle orbite delle nostre vite. Rosario e Francesco G. ad esempio dipingono e sono artisti relativamente rinomati, mentre Francesco P. ha una sua etichetta discografica chiamata My Kingdom Music.

7 - Era il 1997 quando pubblicaste la prima versione in tape di "Angels' Twilight Odes". Sono passati tanti anni e vi chiedo: era meglio prima o adesso?
Difficile dire, sono tempi diversi ciascuno con i suoi pro e contro. Il 97 era bello perché avevamo 20 anni e solo questo basta; allora era preistoria rispetto ad oggi, non c’erano i cellulari, né i social networks, eccetera, e quindi si faceva networking con carta e penna e telefono fisso, si acquistava una rivista di tanto in tanto per rimanere aggiornati. Soprattutto gli anni 90’ erano il periodo d’oro del black metal e quindi per me è un onore aver vissuto quel periodo; molte bands di allora o sono decadute o non esistono più oggi, purtroppo. È un periodo avvolto da un’aura di romanticismo che oggi non c’è, ma d’altro canto oggi invece il pro è che tutto è più facile, a portata di mano. Una cosa certa è che allora non c’erano ancora i cambiamenti climatici!

8 - A voi le ultime parole. Un saluto da parte nostra!
Beh che dire, voglio raccomandare a tutti coloro che ascolteranno “Angels’ Twilight Odes” di fermarsi, prendere una pausa, chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dalle “diramazioni in concupiscenza”...).
È stato un piacere per me rispondere alle vostre domande, grazie mille a voi della redazione e ai vostri lettori. E mi raccomando, horns up! 


Intervista a cura di Sergio Vinci

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