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Interviste: FALISTRA


Sulle pagine del nostro sito solitamente ci spingiamo verso l'estremo e trattiamo poco realtà come i Falistra, che con il loro debutto "Di Limpide Tempeste" ci hanno ammaliato grazie a sonorità eteree e dark allo stesso tempo. Ne abbiamo parlato con la cantante Ada. Buona lettura!
PS: A questo .link trovate la recensione di "Di Limpide Tempeste".

1 - Ciao Ada e benvenuta su Heavymetalmaniac.it. Parliamo di "Di Limpide Tempeste" in generale!
Questo lavoro ha una genesi abbastanza peculiare. Fate i conti di trovare per strada lo specchio antico di voi stessi, cosa gli raccontate? Meno di due anni fa ci siamo ritrovati dopo oltre trent’anni in cui ci eravamo persi di vista: questo è ciò che abbiamo condiviso delle nostre anime. È un disco concepito come un percorso intimo dal dolore alla guarigione, con sonorità delicate e intense, un ascolto forse poco usuale ma certamente d’effetto per chi ha bisogno di prendere una pausa dal caos del mondo circostante. Non ci siamo incontrati in studio per produrre ciò che poi è diventato Di Limpide Tempeste, abbiamo lavorato in solitudine raggiungendo comunque livelli impressionanti di empatia anche a distanza, traendo da questa solitudine l’ispirazione per un sound rarefatto e straordinariamente avvolgente.

2 - La copertina di "Di Limpide Tempeste". Chi l'ha realizzata e cosa rappresenta precisamente?
Abbiamo scelto un dipinto di Fabrice Billard tra quelli che meglio sintetizzano visivamente il mondo interiore fluido, onirico ed appassionato che abbiamo voluto esprimere nel nostro progetto. È un onore per noi averlo potuto utilizzare.

3 - Vogliamo parlare delle vostre influenze musicali?
Abbiamo una formazione musicale e ascolti differenti, Onanet fin dall’adolescenza è un appassionato di metal mentre Ada proviene da un ambiente decisamente classico, ma abbiamo scoperto nel nostro ritrovarci di avere molto in comune, da Loreena McKennitt agli Ataraxia, qualche cantautore italiano (in particolare Branduardi, De André) e la musica medievale in genere.

4 - State già lavorando a nuova musica? E ci saranno cambiamenti importanti nel vostro sound?
Per ora stiamo metabolizzando il fatto di essere riusciti a produrre questo album, grazie al supporto insostituibile di My Music Kingdom. Sappiamo bene però che qualcosa di nuovo e diverso potrebbe accadere, una volta avviata un’alchimia di questo tipo è difficile spegnerla o prevedere come si esprimerà.


5 - Di cosa trattano le liriche di "Di Limpide Tempeste"?
Di un grande dolore passato che segna profondamente l’anima, ma che trova la strada per la sublimazione in qualcosa di nuovo e puro. Sono testi scritti da Onanet quasi di getto, con immagini potenti e allo stesso tempo delicate, soffuse e sorprendenti. Il titolo stesso è una delle immagini poetiche che più ha colpito Ada.

6 - Chi sono i Falistra nella vita di tutti i giorni?
I Falistra sono i classici insospettabili che potreste ritrovarvi accanto in fila in posta o davanti in un negozio di ferramenta. Persone che sono immerse nella quotidianità del lavoro e della vita familiare (e che famiglie, visto che si parla di due e quattro figli), ma che conservano sempre quella voglia di esprimersi e di avere un universo proprio che esca dalla routine e che aiuti a trovare il focus della propria esistenza, persone da sempre innamorate della musica.


7 - Non sempre si parla di strumentazione. Vogliamo dare due cenni su cosa di solito usa ognuno di voi in studio e nei live?
Onanet usa indifferentemente chitarre acustiche o elettriche, per le sue esibizioni sia dark folk che metal (custodisce gelosamente tra l’altro alcune meravigliose Manne). Ada ha il cuore diviso tra i suoi due flauti, un Miyazawa e un alto Trevor James, anche se ogni tanto riesuma altri strumenti sepolti negli angoli della casa (in effetti si può considerare un’accumulatrice seriale di oggetti sonori). Tra i due avvengono spesso scambi di schede audio e microfoni a scopo sperimentale…

8 - A voi le ultime parole. Un saluto da parte nostra!
Siamo felicissimi di poter condividere con voi e i vostri lettori questa nostra produzione e ci auguriamo che possiate coglierne l’essenza. Grazie di cuore per la vostra attenzione!


Intervista a cura di Sergio Vinci

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