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Black Propaganda "Black Propaganda"

Full-length, Nadir Music, 2011
Genere: Thrash/Death Metal

Giungono da Torino questi Black Propaganda e debuttano per Nadir Music, l’etichetta di Trevor dei Sadist, sempre molto attenta a scommettere su promettenti realtà, soprattutto tricolori. Il disco, lo dico subito, spacca a dovere. Il thrash metal costruito dai Nostri deve molto a gente come Pantera – soprattutto nelle vocals di Jacopo Battuello – e pesta come Slayer, Sepultura e compagnia incazzata insegnano.
Il monicker Black Propaganda deriva dal fascino che la Guerra Mondiale suscitò (e suscita, come altre guerre) su molte menti. Con questa espressione si intende, infatti, quell’informazione falsa e diffamatoria che dovrebbe arrivare da una fonte amica, ma che in realtà arriva proprio dall’opposta fazione, quella nemica, e ciò venne usato come subdolo mezzo propagandistico dal regime nazi-fascista alla fine della sua esistenza.

Nei loro brani si parla anche di rancore sociale, instabilità, futilità e falsità psichica dell’essere umano. Tutto questo diviene odio in musica, rabbia tenuta in naftalina per troppo tempo, e che una volta liberata si fa largo a suon di riff corposi, taglienti, abrasivi e una batteria che pesta con furia, per un ibrido tra thrash, HC e death metal che può anche riportare in mente gente come The Haunted ed Hatesphere. I suoni sono nitidi e in generale il lavoro è molto compatto e trascinante, con episodi al fulmicotone come “Hit the Mass”, che inizia nel migliore dei modi il disco dopo l’intro “Punishers of No One Sin”. Qui abbiamo già più o meno tutti gli elementi che saranno presenti in tutto l’album, che come dicevo in partenza si snoda in una bolgia thrash-death che dal vivo immagino miete e mieterà molte vittime. Grossomodo la solfa poi prosegue su questi binari con altre mazzate chiamate “Craving” (un po’ rimembrante certi Kreator), alternate sporadicamente con qualche rallentamento per prendere un po’ fiato e dimostrare non sempre e solo forza bruta (“Cynic Apnea”).

Inutile quindi continuare ad indugiare troppo oltre, perché andando avanti le sorprese non finiscono, con altre perle come “About Me”, che inizia dissonante e schizzata e sfocia in un attacco thrash bastardo e cinico, ma dove successivamente la band innesta delle vocals alienanti da brivido. La band poi chiude con “Black Propaganda / The Prophet of the Gore”, una suite di oltre dieci minuti dove la formazione davvero dimostra di saper tenere alta l’attenzione dell’ascoltatore anche con episodi lunghi come questo, dove angoscia e frustrazione si manifestano in una song molto ricca di spunti, di sfumature, di cambi di umore, sebbene la costante rimane invariata, ovvero la brutalità.

Complimenti vivi quindi ai Black Propaganda per aver sfornato un disco maturo, potente e non stereotipato. Quando si parla di ibridi thrash-core-death di solito le mie aspettative, viste le ripetute delusioni, partono già sgonfie, perché non riesco mai a trovare quella genuina cattiveria che dovrebbe venire a galla in modo prepotente. Fortunatamente i Black Propaganda mi hanno fatto ricredere confezionando un primo disco che li lancia direttamente nel circuito metal che conta. Le carte in regola ci sono tutte, non mi resta che augurare loro le migliori cose per il futuro. Consigliatissimi!

Recensione a cura di: Sergio Vinci “Kosmos Reversum”
Voto: 79/100


Tracklist:
1. Punishers of No One Sin 01:08
2. Hit the Mass 05:08
3. Craving 04:32
4. No Prejudice 04:36
5. Cynic Apnea 04:53
6. I Clean My Mind Imploring for Coma 03:50
7. About Me 04:33
8. Destroy to Survive 06:28
9. Livid Taste 04:42
10. Black Propaganda / The Prophet of the Gore 11:38

DURATA TOTALE: 51:28

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