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BETOKEN - Beyond Redemption

Full-length, Buil2Kill Records
(2014)

Disco sfaccettato e complesso questo dei milanesi Betoken, che realizzano il quinto album della loro carriera sotto le ali della sempre attenta Buil2Kill Records. Il loro heavy metal tinto di power e progressive potrebbe far ritornare in mente ad esempio un lavoro del passato che ancora oggi considero riuscitissimo, ovvero “Holy land” degli Angra, non tanto per la somiglianza stilistica fra le due band, ma per un modo di intendere il power progressive in una certa maniera

Parliamo di un concept album che narra le gesta del Doctor Faust, che invoca Mefistofele e gli offre la sua anima per 24 anni in cambio del sapere umano. Credo infatti che la band abbia basato la musica di questo lavoro proprio forgiandola in base alla storia che viene narrata, che quindi si tinge di vene drammatiche, epiche e dal tasso emotivo elevato. Tutti i musicisti sanno davvero dire la loro con grande maestria. Assistiamo per la maggior parte del disco a rocciosi mid tempos nei quali potrebbe ritornare in mente anche qualcosa della carriera solista di Ronnie James Dio, e in effetti la voce di Antonio Pecere, il quale si dimostra tecnicamente molto preparato, potrebbe in alcune interpretazioni ricordare quella del mitico folletto che ci ha ormai lasciato da qualche anno, se non fosse per una timbrica più “levigata” che attinge molto da tutti i cantanti che hanno reso l’heavy metal e il power metal dei generi unici (quindi Dickinson, Tate, Kiske ecc).

La capacità dei Nostri sta nel coniugare un’anima rocciosa con atmosfere quasi luciferine e cupe, e la produzione si adatta benissimo a questa impalcatura sonora, che appare quindi molto limpida e in grado di valorizzare tutti gli strumenti. Essendo come dicevo un concept album, i pezzi appaiono legati tra loro anche a livello musicale, formando una base nella quale è un po’ difficile individuare possibili highlight, ma non perché non ci sia qualità, tutt’altro, ma perché il platter appare molto omogeneo. Aggiungeteci un alone quasi sinistro e teatrale caro al vecchio King Diamond e una complessità abbastanza marcata a livello strumentale, e avrete capito che se state cercando un disco di heavy power sempliciotto, dovrete guardare altrove. Qui si parla il linguaggio comune dell’heavy metal, ma lo si interpreta con personalità e dovizia di particolari.

Proprio per questo, “Beyond Redemption” è un disco destinato a quella frangia di ascoltatori che dal metal pretendono preparazione e strutture non facili, dove fanno bella presenza anche le tastiere, che non giocano un ruolo predominante, ma servono per sottolineare i momenti più evocativi ed intensi. Credo che, arrivati al quinto disco, sia ora per i Betoken di essere notati da una fetta di pubblico maggiore e che possano sorpassare quella barriera di scetticità che molti ascoltatori nutrono verso il metal tricolore. Avanti così.

Recensione di: Sergio Vinci “Kosmos Reversum” 
VOTO: 70/100

Tracklist:
1. A Thirst for Knowledge 04:38
2. Renounce 03:54
3. Quid tu moraris? 04:51
4. The Man Who Would Be the Devil 04:58
5. Left Hand Choice 04:46
6. Sparks of Grace Betrayed 04:21
7. Hellward 04:01
8. Seven Deadly Sins 03:41
9. Ab urbe corrupta 01:33
10. Lucifer's Bless 03:30
11. Point of No Return 04:48
12. Helen of Troy 01:32
13. Damned Soul Insomnia 03:51
14. Beyond Redemption 02:02

DURATA TOTALE: 52:26

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