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DIESEAR - Ashes of the Dawn

Full-length, Meteora Records
(2013)

Mai partire prevenuti, MAI. Chi lo avrebbe mai detto che dal Taiwan potesse provenire dell'ottimo death metal melodico? Mi spiego meglio. Che la scena metal sia piena in ogni angolo del globo di band è cosa risaputa, anche nelle zone più misconosciute e impensabili. Ma devo essere onesto, non avrei scommesso molti euro su un disco di così buon livello proveniente da Taipei. In pratica ci troviamo di fronte a quanto di meglio il death melodico e il Metalcore moderno possano offrirci. In un momento in cui i numi tutelari del genere (In Flames, Soilwork, Dark Tranquillity) arrancano un pochino in fatto di qualità o si buttano in strane sperimentazioni, questo "Ashes of the Dawn" arriva come un fulmine a cile sereno, da parte di quattro ragazzi con gli occhi a mandorla ma incazzati neri.

A partire da "Shadows of Grey", un vero vortice di violenza stemperata da ottime soluzioni chitarristiche dal chiaro gusto melodico, per proseguire con la tellurica "Fearless", episodio che mi ha molto ricordato i Devildriver, e arrivando quindi a "Silent Division", i Nostri mettono sul piatto tutte le loro carte migliori: potenza, velocità, ottima padronanza tecnica, melodia e buon songwriting. Anche il cantato di Kurenai è di altissimo livello, un growl aspro che mi ha ricordato il maestro Tomas "Tompa" Linberg, ed è inutile che vi dica chi sia questo individuo, perchè le basi del death melodico passano anche e soprattutto da personaggi come lui, quindi se non lo conosceste rimediate subito!
Anche quando la band decide di puntare sul groove ottiene ottimi risultati, ma il loro pallino è la velocità. Un pezzo come "Corrode My Soul" mescola infatti violenza death e groove, per un rultato devastante. Qui siamo nel territorio battuto da formazioni come The Crown o Carnal Forge, quindi aspettatevi una cascata di riff al fulmicotone, una batteria feroce e precisa e una voce incazzata nera.

Tutto il disco prosegue su queste coordinate, tranne in qualche raro caso, come nella acustica "Falling Ashes", che chiude l'opera con venature molto malinconiche. La copia promozionale in mio possesso contiene anche una bonus track, ovvero "Dig Your Lies", altra mazzata tra capo e collo che vi lascerà per terra storditi, anche se in questo caso la band sa dosare meglio melodia e aggressività, vertendo maggiormente sui moderni territori del metal-core.
Non aggiungo altro. Se siete amanti di queste sonorità, "Ashes of the Dawn" è il disco che fa per voi. Siete avvisati.

Recensione a cura di: Sergio "Bickle" Vinci
Voto: 70/100

Tracklist:
1. Faith in Ares 01:22 
2. Shadows of Grey 04:02 
3. Fearless 04:29 
4. Silent Division 04:51 
5. Corrode My Soul 04:17 
6. Dying Dust 04:57 
7. Breath Remains 02:26 
8. Until the Light 03:30 
9. Blazing Wings 04:19 
10. Falling Ashes 01:55 

DURATA TOTALE: 36:08

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