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CAIRISS - Fall (Review)

EP, Independent 
(2016)

Interessante progetto dal Regno Unito, i Cairiss sono attivi dal 2013 e “Fall” è il primo vero debutto su cd, se si esclude un demo del 2014 intitolato “Disgraced”. Quintetto che ha una leader dietro il microfono, al secolo Freyja Brown, e che combina interessanti elementi sinfonici e melodici con un black metal molto primordiale, tipico della vecchia scuola nordica, violento ed ossianico, ma allo stesso tempo epico e glaciale.

I tre pezzi di “Fall” sono una costante di Luce ed Ombra, e la doppia anima di Freyja, ossia dolce e suadente contrapposta ad un altra ferale e malignia, ben dipinge la struttura dicotomica dei Cairiss. In effetti se c'è una cosa che stupisce è proprio questa doppia natura, insita proprio nello stile della band. Il primo pezzo “For The Lives He Stole”, con i suoi monumentali 12 minuti, rende bene l'idea di cosa ci aspetta dal resto. Fraseggi di chitarra acustica e corpose armonie lievi e quasi shoegaze, si combinano con violente sfuriate di Black Metal molto compatto e sferragliante, un autentico wall of sound gelido in cui una voce gracchiante e crudele ci lascia basiti per la cattiveria espressa. Il secondo pezzo “Disgraced”, presumibilmente tratta dal primo demo, è qui riarrangiata, ed è anch'essa strutturata nel medesimo modo, prediligendo però gli stacchi melodici e le voci eteree, che permeano pressoché tutto il brano, fatto di riffs molto aperti e reiterati, salvo poi, appunto, evocare il Male con accelerate in blast-beats monolitici e senza respiro. 

Se posso azzardare un paragone, ma prendete la cosa con le molle, potrebbero essere vicini musicalmente a progetti sonori come i Wolves in the Throne Room, quindi, per quanto la definizione mi risulti alquanto ostica, siamo nei territori del Post-Black Metal di ultima generazione, che unisce elementi anche spesso in contrasto, per ridefinire uno stile che, per quanto riscuota successo, spesso finisce per essere molto autoreferenziale. Per fortuna non ho notato questo aspetto nei Cairiss, ma definirli Black Metal tout-court è difficile quanto improbabile. Diciamo che sono un band solida, un progetto concreto e che al momento è ancora in fase di studio, ma che secondo me è sulla buona strada per fare delle cose valide, ma essendo “Fall” il loro debutto, fa ben sperare nel futuro. Chiude il lavoro la suadente e disperata “Fall”, la title-track e devo dire che è una traccia molto bella, decisamente più fruibile delle precedenti. La produzione è discreta, il suono è corposo quando serve e bilanciato. 

Magari la scelta di rendere così sferragliante il suono di chitarra può essere si utile ad elevare un bel muro sonoro, ma sulle alte velocità a volte si perde di vista la forma canzone, rendendo il tutto un po' difficile da comprendere, ma è l'unico neo che penalizza un po' la resa finale del lavoro. Per il resto la performance di Freyja Brown nel suo doppio ruolo mi ha notevolmente impressionato, e per quanto non faccia nulla di funambolico a livello vocale, è riuscita a rendere l'opera finita interessante, godibile ed intrigante fino alla fine, e considerato la lunghezza delle tracce, non è certo stato semplice. 
Un'altra formazione da tenere d'occhio, questi Cairiss, che si spera riserverà delle gradite sorprese in futuro. Per adesso “Fall” è un ottimo antipasto, ed io, fossi in voi, un ascoltata gliela darei.

Recensione a cura di: D666
VOTO: 70/100

Tracklist: 
01. For The Lives He Stole 12:47 
02. Disgraced 09:35 
03. Fall 07:56
DURATA TOTALE: 30:18

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