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SCREAM 3 DAYS "Rhesus Negative" (Recensione)


Full-length, Wormholedeath
(2020)

“Rhesus Negative” è uscito nel 2020, in piena pandemia, ma abbiamo deciso di recensirlo, in netto ritardo, perché è un lavoro valido che merita tutta l’attenzione degli amanti di sonorità estreme. Gli Scream3days sono una band piemontese nata nel 2010 e questo è il loro terzo lavoro se consideriamo anche l’ep d’esordio del 2011 ("The House Without Windows"), seguito nel 2017 da "Kolera 666”. Qui ci concentreremo sull’ultima uscita, che vede dietro al mixer Simone Mularoni, una garanzia per certe sonorità ed infatti tira fuori un suono dirompente. 

Ci troviamo di fronte ad una musica che di base è death metal (“Sun Serpent’s Light”), dalle tonalità moderne, con accenni black metal (“Somoda Impure Race”) ed un riffing che a tratti richiama i Nevermore (“Megiddo”). Di contro si trovano richiami al death metal svedese con aperture melodiche che aprono ad ulteriori sonorità (“The First And The Last”). Il suono compatto e l’ottima prestazione vocale di J. Kross con un growl profondo sono i punti fermi su cui ruota tutta la struttura sonora proposta. Le qualità tecniche messe in campo durante tutto l’ascolto mostrano una band consapevole dei propri mezzi, e le capacità in fase di scrittura evidenziano la maturità compositiva espressa, senza mai eccedere in tecnicismi e compattando le canzoni in modo da risultare di forte impatto. 

Divagazioni opethiane aprono le danze (“Sa-ta-na-ma”), ma saranno gli unici riferimenti alla band svedese, mentre le influenze, mai eccessive, che si sentiranno durante l’ascolto, sono tutt’altre. Elementi di thrash moderno si possono riscontrare in “Divine Spark – DNA”, una fucilata in pieno petto, in cui l’ottimo lavoro delle asce coadiuvato da un’ottima esecuzione ritmica rendono il pezzo di notevole ferocia. Elementi melodici escono fuori in “Majestic 12” brano che colpisce per le atmosfere tetre che riesce a trasmettere grazie ad una grande prova vocale con un ottimo ritornello, profondo. Per chi scrive è uno dei migliori episodi proposti. Il groove in “Inanna” emerge all’interno della furia esecutiva, in cui a prendersi il proscenio è il basso. L’eponima “Rhesus Negative” chiude l’album con atmosfere di death metal che guardano al passato, con un riffing old school per poi evolvere su sonorità più moderne, creando un’ottima fusione che si svilupperà nel brano più lungo dell’album. 

Questo terzo lavoro porta in luce una band matura e consapevole che merita di essere scoperta, un ennesima combo di valore che fa ben sperare per il futuro del metal tricolore.

Recensione a cura di John Preck
Voto: 77/100 

Tracklist:
1. Sa - Ta - Na – Ma
2. Sodoma Impure Race 
3. The First and the Last 
4. Divine Spark – DNA 
5. Majestic 12
6. Megiddo 
7. Inanna 
8. Sun Serpent’s Light
9. Imago 
10. Rhesus Negative

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