DOWHANASH "Promethium 61" (Recensione)
Full-length, Independent
(2023)
I Dowhanash nascono nel 2019 per mano di due ex membri degli storici Detestor, Rigel (batteria) e Dani (chitarra). La band risulta essere particolarmente prolifica ed in questi pochi anni ha pubblicato un ep di esordio “From the Ashes” nel 2020, un album nel 2021 (““To the Stardust”) ed oggi siamo qui a parlare del loro secondo ep: “Promethium 61”, composto da sei tracce per una durata complessiva che si attesta sui ventisei minuti. Probabilmente la politica della band è avere più pubblicazioni piuttosto che lanciarsi in full-lenght, richiedenti tempi di gestione più lunghi.
Una scelta questa che nell’attuale sistema musica può produrre i suoi frutti, con una presenza costante di nuovo materiale in rete. La musica proposta è un metal che spazia molto nell’ambito dell’estremo, partendo da una piattaforma di death doom che guarda alla scuola inglese del genere, con un approccio che porta alla mente i primi Paradise Lost (“Free Doom”). Da qui partono per esplorare atmosfere decadenti che passano per brani più ritmati e aperti, con ritmiche più veloci e voci che spaziano su più registri per creare ambientazioni a tratti oniriche (“No Way Out”).
Il basso riveste un ruolo centrale ed insieme alla batteria crea una sinergia ritmica che rende molto dinamica la musica proposta e permette alla chitarra di spaziare e di non limitarsi alla semplice ritmica. Esemplificativo è l’eponima “Promethium 61”, brano in cui i Dowhanash creano una musica dai forti connotati progressivi, grazie ad una ritmica dispari ed un riffing che spazia molto, ricordandomi a tratti lo stile degli italiani Infamia. E stupisce il bellissimo assolo jazzato che sorprende nel finale a coronazione del miglior brano tra quelli proposti. La caustica “They Will Resist” vive di ambientazioni più vicine al death metal, nel suo intessere cambi ritmici e proponendo un compiuto dinamismo, caratteristica che permea tutto l’ep.
I Dawhanash sono una interessante realtà metal tricolore da scoprire. La loro musica si basa su un dinamismo sonoro ed una propensione a non seguire le solite regole che potrebbe incuriosire i più attenti e curiosi tra i nostri lettori.
Recensione a cura di John Preck
Voto: 72/100
Tracklist:
1. Behavioral Sink
2. They Will Resist
3. Meteora-S
4. Promethium 61
5. Free Doom
6. No Way Out
Line-up:
Luci: Vocals
ND: Guitar Solos
Kōan: Bass and Guitars
Rigel: Drums and Guitars
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