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Intervista: EXILED ON EARTH


Gli Exiled On Earth sono una band quasi storica del panorama progressive thrash/death metal italiano. Il loro ultimo album, "Vertenebra", è stato giudicato da noi molto positivamente e speriamo possa avere i giusti riconoscimenti. Risponde alle nostre domande la band!

01 - Presentate gli Exiled On Earth ai nostri lettori? Come nasce la band? Con quali obiettivi?
(Tiziano Marcozzi) Innanzitutto un saluto e grazie per la disponibilità. Gli EoE nascono nel 2000 con l'intento di riprendere il discorso abbandonato due anni prima con lo scioglimento dei Maelstrom, progetto fondato da me, Tiziano (voce e chitarra) e Luca Bianchi (basso) che durerà dal 1994 al 1998 con un demo omonimo in attivo. La band, più che altro orientata verso le nuove proposte scandinave di quei tempi, si scioglierà per incompatibilità varie e due anni dopo (nel 2000) Io (Tiziano) e Gino Palombi (basso) intraprenderemo questo nuovo progetto. Un anno dopo si aggiungerà anche Piero Arioni e rientrerà nel gruppo anche Alessandro Croce (anche lui già nei Maelstrom), stabilizzando così la formazione. Nel 2007 arriverà il primo full-length, "The Orwell Legacy", registrato ai 16th Cellar Studios e pubblicato nel 2008 dalla Zero Substance Rcords (USA). L'uscita nel 2008 di Alessandro Croce lascerà spazio a Leonardo Noschese che resterà nella band fino al 2012 quando verrà rimpiazzato da Alfredo Gargaro. Con la formazione così rinnovata prendono vita gli 8 brani che comporranno Forces of Denial , registrato agli 16th cellar studios e pubblicato nel 2016 con la Punishment 18 Records. Il 2016 vede il rientro di Luca Bianchi (ex bassista dei Maelstrom) nella band La grande passione in comune per la letteratura lovecraftiana sarà la scintilla che innescherà l'anno dopo l'inizio di un nuovo lavoro: "Non Euclidian". Registrato presso Trick studio di Andrea Mattei a Tivoli e composto da 8 tracce,il disco verrà pubblicato,sempre dalla Punishment 18 records , a Maggio 2020 in formato digitale mentre per la versione fisica in cd avremmo dovuto aspettare Ottobre per problemi legati alle restrizioni occorse per l'emergenza covid. "Non Euclidean" viene concepito per essere un disco più aggressivo, immediato e al contempo non conforme ai canoni odierni. Verrà così ridotta al minimo "la cosmesi" in studio (trigger e altro), cercando di imprimere un sound più reale, verace e volutamente più vicino agli anni '90 . Nel 2022 (in seguito all'uscita di Alfredo Gargaro dalla band) si deciderà, rimasti in tre, di autoprodurre l'EP "The Onyx Path" registrato sempre presso i Trick studio di Andrea Mattei a Tivoli e composto da quattro tracce inedite più una cover dei Death. Contemporaneamente entrerà nella band Giuseppe Marinelli (ex Neverdream) e si comincerà a pensare seriamente a un nuovo prodotto.

02 РQuanto tempo avete impiegato per scrivere "Vertenebra"? Dove e da chi ̬ stato prodotto?
(Luca Bianchi) Per quanto riguarda la stesura dei brani avevamo le idee molto chiare già dall'estate del 2022 quando Tiziano portò in ascolto le otto tracce già quasi del tutto pronte. Abbiamo cosi proceduto agli arrangiamenti e il tutto è venuto da sè. Abbiamo deciso sin da subito di includere la bonus track "Trough the gates of the silver key" che fu il primo brano che realizzammo coi Maelstrom all'epoca. In seguito ci siamo dedicati ai testi. Era nostra intenzione fare due dischi che girassero intorno alle tematiche lovecraftiane, ma viste in un'ottica più introspettiva e psicologica. Sia su "Non Euclidean" che su "Vertenebra" la visione della realtà (quando si distanzia dalle conformità) diventa per l'appunto non euclidea ,generando orrori antichi che al contempo sono rapportabili alla quotidianità, alla routine,ai doveri imposti e agli istinti repressi ."Vertenebra" è infatti una crasi di vertebra e tenebra, a voler indicare la struttura ossea della tenebra stessa che in sostanza non dovrebbe averne in quanto eterea,una sorta di pilastro plasmato dalle sovrastrutture di cui sopra, più profondo e stabile della tenebra stessa. Per quanto riguarda le chitarre, il basso e la voce abbiamo registrato tutto presso Giuseppe Marinelli che si è occupato anche dell'editing mentre la batteria è stata registrata presso Giovanni Masotti. Il mixaggio è stato curato da Stefano Morabito (16th cellar studios) mentre il mastering da Giuseppe Orlando (OuterSound Studios).Per la copertina ci siamo rivolti a Elena Bonamoneta (Labyrinth on Mars), autrice anche di quella di "Non Euclidean". Come allora avevamo qualche linea guida da suggerire ma il resto è opera sua.

03 - Quali sono le band che in qualche modo hanno ispirato la vostra musica, o semplicemente il vostro modo di suonare?
(Tiziano Marcozzi) Indubbiamente le band con le quali siamo cresciuti e appartenenti ai filoni del death metal melodico, del thrash classico e dell'heavy metal più canonico. Poi chiaramente ognuno di noi ha avuto le sue influenze personali tipo Death, Voivod, Coroner giusto per citare qualche nome. Ma anche tutto il filone del death metal svedese di metà anni '90 non ci ha lasciati indifferenti, così come qualche grande nome come King Diamond, Iron Maiden degli esordi, Megadeth, ecc.


04- Come vedete la scena metal italiana nel 2024? Ha fatto il definitivo salto qualitativo e, soprattutto, ritenete ci sia maggior seguito attorno ad essa rispetto al passato?
(Giuseppe Marinelli) Avendo vissuto più che altro gli anni '90 per questioni anagrafiche posso dire di aver assistito all'esplosione del metal italiano all'estero, soprattutto nel power metal con band tipo Rhapsody, Labyrinth, Secret Sphere o Heimdall, ma anche di band come Lacuna Coil che tra la metà e la fine degli anni '90 sono riusciti a fare numeri notevoli a livello di vendite. Forse un po' meno il metal più estremo, anche se gruppi come Extrema, Sadist o Necrodeath si sono distinti avendo anche loro il loro riscontro. Personalmente definirei il decennio 2000/2010 come quello di più forte calo per il metal italiano. Ma forse è una mia errata percezione avendolo vissuto più da musicista che da fruitore. Il periodo contemporaneo lo vedo invece molto delicato. Il modo di vivere e usufruire della musica è molto cambiato. Diciamo che nonostante il livello di qualità a mio avviso si sia di molto innalzato, ciò che realmente è mancato è il ricambio generazionale e ciò ha reso il genere ancora più di nicchia. Probabilmente i giovanissimi hanno sostituito quello che per noi era un'attitudine e uno stile di vita con qualcos'altro, ma questa è una mia personalissima opinione. La storia è fatta di cicli, chissà...

05 - Avete già pensato a del nuovo materiale? Come pensate che vi evolverete in futuro?
(Tiziano Marcozzi) Se ci sarà evoluzione lo sarà indubbiamente da un punto di vista di produzione senza però tralasciare le nostre radici e la nostra struttura che si basa sui fondamentali del metal come l'abbiamo vissuto noi (No keys, no frills...only flesh!). Al momento non stiamo pensando concretamente a nuovo materiale essendo appena uscito "Vertenebra". Sicuramente dopo l'estate la macchina ripartirà e si valuterà.

06 - Come siete arrivati al deal con Punishment18 records?
(Tiziano Marcozzi) Nel 2014 entrai in contatto con diverse etichette tra cui l'italiana Deathstorm che mi suggerì a sua volta altre label, tra cui la Punishment18 Records, con la quale ero già entrato in contatto un paio di anni prima, ma in modo solamente formale. Era il periodo in cui stavamo registrando "Forces of Denial". Gli mandammo dei brani in ascolto, piacquero e da li ha avuto inizio il deal che dura tutt'oggi.

07 - Con chi vorreste condividere il palco almeno una volta?
(Tiziano Marcozzi, Luca Bianchi, Giuseppe Marinelli) Abbiamo pochi dubbi: Annihilator, Coroner, Voivod, Obituary, Asphyx, Gatecreeper, Obscura, Sadist.

08 – A voi l’ultima parola!
(Band) Un ringraziamento doveroso a tutti quelli che ci seguono da anni e un grazie anche a voi di Heavy Metal Maniac per averci dato spazio per esprimerci e per continuare a supportare il Metal.


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