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Intervista: INFERNAL ANGELS

1) Midwinter Blood, il vostro ultimo lavoro, trovo che per la prima volta mostri tutti i principali pregi degli Infernal Angels: atmosfera, violenza, un alone di epicità; a distanza di tempo come lo vedete? Lo considerate anche voi come un punto d'arrivo?

XeS: Innanzitutto grazie a Metal Of Death per lo spazio concessoci. Venendo a “Midwinter Blood” di sicuro non è un punto di arrivo, ma bensì di partenza.
Siamo consci che c’è molto da lavorare per sentirsi pienamente soddisfatti, noi dobbiamo essere i primi critici di noi stessi per poter sempre migliorare, fortunatamente siamo consapevoli su cosa dobbiamo intervenire, per appagare appieno la nostra voglia di migliorare. Il nostro ultimo album ne è la dimostrazione, è uno step avanti rispetto al debutto “Shining Evil Light”, una naturale evoluzione che ci ha portato a scrivere un album maggiormente aggressivo e violento, senza però andare a discapito delle melodie e delle atmosfere che da sempre hanno contraddistinto il nostro sound. Analizzando a mente fredda “Midwinter Blood” sono ancora soddisfatto del risultato ottenuto, forse gli unici cambiamenti che farei riguardano il riff portante di “Inesorabile” e a livello di produzione, invece se dovessi registrarlo oggi, cercherei una produzione un po’ più sporca, per far risaltare maggiormente il feeling dell’album, ma la convinzione che questo sia un buon album non me la toglie nessuno.
2) Oggi un certo tipo di black melodico è appannaggio di pochi e sconta ancora la forte inflazione di qualche anno fa; pensate sia possibile una rigenerazione di questo modo di suonare?e se sì, con che modalità pensate possa avvenire?

XeS: Dipende da cosa intendi tu per black metal melodico, molti definiscono melodico il black sinfonico, ed allora ti do’ ragione, infatti dopo l’esplosione delle band sinfoniche durante la seconda metà degli anni novanta c’è stata in effetti una invasione di band mediocri che scopiazzavano Dimmu Borgir e Cradle Of Filth e di certo la scena si è molto inflazionata, piombando in una crisi da cui ancora questo filone non è ancora uscito. Però io per black melodico non intendo assolutamente band tipo quelle citate sopra, che fanno dell’apporto delle tastiere ed orchestrazioni il punto fermo per ricreare determinate melodie. Per me il black melodico è quello che sfrutta le armonizzazioni chitarristiche per ricreare melodie e atmosfere come hanno fatto gruppi come Dissection, Dawn, Sacramentum, alcune cose dei Thy Primordial e In Aeternum, per citarne alcune e sinceramente di “cloni” di queste band non è che ce ne siano davvero molte in giro, quindi non vedo inflazione nel settore melodico, anche se come hai detto tu e io ribadisco questo tipo di black metal è appannaggio di poche band. In Italia ad esempio posso citarti un paio di band davvero fenomenali tipo i romani Throne Of Decadence e i marchigiani Valak, poi sinceramente, e non me ne voglia nessuno, altre band su questo filone di black metal non me ne vengono in mente.
3) Ho riscontrato una decisa maturazione nel songwriting dei brani: in che modo approcciate la scrittura dei vostri pezzi e, in termini musicali, quali sono le vostre fonti d'ispirazioni attuali e passate?

XeS: Credo che sia normale che dopo tanti anni si evolva e si maturi. L’approccio alla scrittura dei pezzi comunque non è cambiato, tutto parte da dei riff di chitarra che Managarmr propone, che poi vengono sviluppati, un processo compositivo del tutto standard. Per quanto riguarda le nostre fonti di ispirazione, ti posso parlare delle mie personali: io ho sempre adorato le band che ti citavo sopra e quindi un certo tipo di black svedese è da sempre stato il mio punto di riferimento, ma io sono influenzato anche da band come i Taake, credo che il loro modo di ricreare atmosfere epiche e avvolgenti sia unico, poi ho un debole per la scena avanguardistica tedesca, Nocte Obducta, Agrypnie, Farsot e per un certo tipo di death metal, Immolation e Morbid Angel su tutti, senza dimenticare la scena francese che da sempre ha esercitato un grande fascino sul sottoscritto, Deathspell Omega, Nehemah, Antaeus girano spesso e volentieri nel mio lettore. Diciamo che tutto l’ambiente black metal ha una influenza su di me.

4) La copertina di Midwinter Blood colpisce per la sua capacità evocativa...ma cosa rappresenta di preciso?

XeS: Guarda la copertina è opera di Diletta Falco(www.myspace.com/e_black_art) giovane artista pugliese. Le ho commissionato la copertina e mentre mi proponeva alcuni lavori io rimasi folgorato dall’immagine che poi è diventata la copertina di “Midwinter Blood”. E’ una immagine davvero molto forte, questa donna crocifissa e costretta a guardare quello che è diventato il mondo odierno, con il suo viso e il suo corpo che si deformano a causa di quello che vede, per me rappresenta la perdita dell’innocenza da parte dell’umanità.

5) A molti il panorama black metal italiano pare stagnare sempre intorno alle solite e abusate polemiche, mentre per altri i nomi interessanti sono invece parecchi. Alla luce della vostra esperienza, che idea vi siete fatti dei gruppi nostrani e della ormai famigerata "scena italiana"?

XeS: Scena italiana? Dov’è? Dai hai fatto bene a virgolettarla, infatti in Italia non esiste scena, ormai sono anni che cerco di trovare qualcosa che sia definibile come scena ma non c’è. Ci sono ottime band e ci sono band davvero insulse e inutili, ragazzini brufolosi che vogliono fare i “trv ivol misantropic blackster”, che fanno un demo, scadente, si credono di essere i nuovi Darkthrone e poi magari te li ritrovi in tour con grossi nomi, perché magari hanno il paparino che paga fino a 5 o 6 mila euro per andare in tour. Lo spirito degli anni novanta non è mai esistito in Italia e di conseguenza non si è mai creata una vera scena. Poi ci sarebbero da dire tante cose, sull’intero movimento metal italiano, a partire dai promoter, passando per le band fino ad arrivare a chi ascolta. In Italia tutti si lamentano che non ci sono concerti, che mancano le risorse, ma poi se viene organizzato un festival con gruppi underground, con entrata gratis magari ci trovi a supportarlo massimo 20/30 persone, se va bene, di conseguenza questi eventi non vengono più ripetuti e così tutti di nuovo a lamentarsi che in Italia non ci sono gruppi che suonano. Poi invece se devono spendere 100 euro per vedere l’ennesima volta Iron Maiden o Metallica, cazzo se muovono il culo. Il fatto è che se non sono per primi gli italiani a supportare il nostro movimento, come si può pretendere che questo cresca? Allora è giusto che in Italia abbiamo gente di merda come Pino Scotto a “rappresentare” l’hard & heavy, perché lo meritiamo, ci sono ragazzini e non solo ed è questo il fatto più grave, che supportano e prendono per oro colato quello che dice quel demente, una persona davvero squallida, un populista che dice solo ovvietà, che s’infervora nell’attaccare la musica commerciale, il pop italiano, la televisione italiana e poi che fa? Nei suoi album chiama come ospiti gente come Le Vibrazioni e quello degli Aritcolo 31, poi se ne va in giro nei palinsesti mediaset o nelle radio a fare figure di merda, perché è pure un analfabeta, e di riflesso la fa fare anche a chi segue la musica heavy, perché la gente pensa che siamo tutti come lui. Si vanta di dire le cose che nessuno dice, ma c’era bisogno di lui per sapere che il Grande Fratello è merda, che in Africa la gente muore di malattie e di fame? Lui deve ringraziare solo la sua paraculagine, che lo ha portato a leccare per bene il culo a Galliani JR e Mario Riso, che per disperazione lo hanno messo in quella tv a sparare minchiate e di conseguenza anche la sua vita “artistica”, che era morta e sepolta, visto che fra l’altro è un cantante davvero scadente, ha avuto di nuovo evidenza grazie alle marchette che fa in tv. Ma ripeto in Italia ci meritiamo questa gente. Forse sono uscito fuori tema, ma ogni tanto devo sfogarmi.

6) Spesso si rimprovera ai gruppi black metal una scarsa coerenza personale con i temi e la musica proposti. Voi in che modo vi rapportate, a livello personale, con il black metal?

XeS: Ormai non ho più 15 anni e quindi non ragiono più come un ragazzino, almeno spero. Di certo lo spirito del balck metal vive nella voglia di ribellione e di riflesso in Satana e nel Satanismo. Poi dipende vedere che filosofia uno abbraccia se quella razionalista o acida, di certo io sono molto più vicino ad un satanismo razionalista di tipo Laveyano, qualcuno potrà avere da ridire, anche se non faccio parte della sua chiesa, perché ritengo ogni “chiesa” sinonimo di schiavitù ed io voglio essere libero. Comunque ripeto ormai sono una persona adulta e quindi non di certo vado a bruciare chiese, profanare tombe o cose del genere, ma cerco di portare avanti la mia “lotta” contro la chiesa cattolico cristiana, ogni giorno nel mio piccolo con la musica.

7) La vostra collaborazione con My Kingdom Music continuerà in futuro? Che tipo di progetti avete per gli Infernal Angels?

XeS: Spero di si, abbiamo un contratto per un solo album, ma spero che il nostro sodalizio continui anche in futuro, perché Francesco è un ragazzo in gamba e molto capace e soprattutto è una persona schietta che le cose le dice subito senza fare giri di parole. Gli Infernal Angels nel loro futuro hanno un nuovo album, abbiamo già molti riff, due pezzi sono strutturalmente finito. Di sicuro l’album sarà una evoluzione del nostro sound che verrà arricchito anche da elementi death metal, poi per l’immediato il 28 maggio suoneremo al Black Lake III, a Lonato del Garda.

Intervista a cura di: Burning Stronghold

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