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Arcanum Inferi “Ars Hermetica”

Full-length, Black Orgon Records, 2012
Genere: Black Metal


Una doverosa premessa prima di iniziare questa recensione. Sappiamo tutti che il mondo musicale, incluso anche il nostro amato universo metal, è molte volte corrotto, viziato da favoritismi, mazzette, spintarelle e chi più ne ha ne metta, incluse piccole alleanze tra membri di bands che si spalleggiano l’un l’altro in ogni modo possibile.
La premessa la devo fare perché gli Arcanum Inferi sono una band da recensire per me forse scomoda, in quanto al suo interno troviamo Frozen, session drummer dei “miei” Lilyum, e altri volti che più o meno conosco almeno di nome. Avrei potuto fare la classica recensione “paracula”, dove avrei incensato questo lavoro per i motivi che spiegavo sopra, ma io sono sincero e devo svolgere il mio dovere di recensore con la massima obiettività.

“Ars Hermetica” è il primo full-length dei Nostri (siciliani), che avevano già realizzato un paio di uscite minori a partire dal 2010. L’album esce per Black Orgon Records, che non è altro che la label di proprietà di alcuni membri della band stessa e forse qualche altro loro amico e simili. Giungiamo subito nella descrizione di queste nove tracce, o meglio, facciamo che fare un blocco unico, tanto qui la proposta è, a prescindere da preludi, intro, intermezzi in piano o altro, sempre la stessa. Black Metal in pieno stile scandinavo, con particolare riferimento alla scuola finnica che abbiamo conosciuto con gente come Satanic Warmaster, Horna e Sargeist, e a cui questa band pare si ispiri molto. Formalmente questo disco è ben suonato e ben confezionato, con un bel booklet esaustivo e corposo, peccato solo per il cover artwork, che è stato disegnato a mano, è disegnato maluccio e con tratti un po’ infantili. Peccato, i lavori fatti di pugno sono i miei preferiti, ma in questo caso non è così.

Ma essenzialmente il disco per me non va. Pare di trovarsi di fronte la classica bionda ossigenata e ultra appariscente, ma poi cominci a scrutare e scopri che dietro tutto quel luccicare si nasconde una triste realtà: togli il biondo finto, togli il mascherone di trucco, togli il reggiseno con le protesi, togli i tacchi, togli la gonna larga per coprire un sedere sfatto e delle caviglie sottili come il palo di un semaforo, togli le lenti a contatto e…insomma hai di fronte una donna che se ti va bene è appena accettabile. Ecco questo disco è appena accettabile: canzoni scontatelle, riffing banale, voce senza verve e a tratti un po’ fastidiosa, e la cosa più grave è l’alone innocuo che questo cd sprigiona. Come si fa a suonare black metal senza trasmettere all’ascoltatore un po’ di malvagità, di disagio, di adorazione della morte? Qui pare di sentire un gruppo che suona black metal nei ritagli di tempo, ma che non lo sente, non lo vive. Non basta una prova discreta da parte di tutta la band per fare un buon disco black metal. Il black metal è molto altro, è un sentimento, è un male che hai dentro e che butti fuori in musica. Qui tutto questo non è presente. Canzoni che scorrono via come brani di una radio in sottofondo. Non ci sono difetti evidenti, ma forse la cosa è più grave ancora, perché in un cd black metal manca il black metal. Mi pare che ho detto tutto.

Se qualcuno crede che questo sia vero black metal perché le chitarre son zanzarone, la voce è gracchiante e la batteria ha un suono da cantina, vuol dire che non ha mai capito nulla di questo genere. Mi perdoni l’amico Frozen, qui non sto offendendo nessuno né tantomeno lui, e il gruppo non è solo Frozen, ma anche altre persone.
Questo è il mio umile parere su questo disco, accettatelo come vi pare. Spero che capiate che la mia sincerità in questa circostanza è un valore, e che per il resto si possono condividere tante altre belle cose.
Alla prossima, sperando in un deciso aggiustamento sotto molti punti di vista.

Recensione a cura di: Sergio Vinci “Kosmos Reversum”
VOTO: 55/100 



Tracklist:
1. Praeludium 01:41
2. Aeterna Damnatio 06:49
3. Furor Melancholicus 05:43
4. Obscura Nox Ad Inferos 04:36
5. V.I.T.R.I.O.L. 04:25
6. Fructus Interdictus 04:53
7. Tabula Smaragdina 04:53
8. I.N.R.I. 04:06
9. Silvae Viridies 04:18

DURATA TOTALE: 41:24

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