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Black Faith “Jubilate Diabolo”

Full-length, Mother Death Productions
(2013)

Conosco da anni i pescaresi Black Faith, più o meno dal 2008. Ma loro esistono da quasi dieci anni, in quanto si sono formati nel 2004. Certo, scorrendo il loro cammino discografico, viene un po’ da chiedersi come mai in tutti questi anni abbiano pubblicato, togliendo demo, split ed ep, solo un full-length, ovvero il qui presente “Jubilate Diabolo”, che esce quest’anno per Mother Death Productions. Ed era ora mi viene da dire!

Perché il lavoro che sto ascoltando è un magistrale e possente manifesto di black metal che non ha nulla da invidiare a nessuno, ma proprio nessuno. Il sound, tra l’altro ottimamente mixato, di questo disco è qualcosa che poche volte si ascolta in Italia. Mi spiego meglio. Al di là dei gusti personali, questo lavoro ha un pregio enorme, e cioè che suona bene e suona INTERNAZIONALE. Questo vuol dire che la band in questi anni ha affinato le proprie armi, si è evoluta, ha messo cura in ogni aspetto della propria proposta. E questo si sente subito. Il sound è lineare, definito, i riff del cantante-chitarrista Snarl V.R.J. sono ottimi, abrasivi, veloci ma pregni di un tocco epico e guerriero. Per certi versi le parti di chitarra devono in maniera equa a band come Marduk, Dissection e Urgehal, e il mix Svezia-Norvegia aleggia un po’ in tutta l’opera.

Due mazzate iniziali come “My Walk in the Dark” e “Beyond the Night”, lasciano atterriti, un esempio di come debba essere suonato il black metal. Tra l’altro il tocco di Snarl è ben definito e dà quell'elemento di personalità in più a tutto il lavoro. In fondo i pezzi sono praticamente composti tutti da lui e direi che il ragazzo ha sempre i riff giusti  nel taschino. Si continua con la vecchia scuola, chiamata “Seduced By The Evil”, per le orecchie di chi scrive una vera goduria: doppia cassa incessante, riffing semplice e lercio, thrash-black sparato senza tanti complimenti. Chi mi conosce sa che sono un amante di questo approccio al black metal. Bellissimo anche il break centrale in mid tempo, da farsi venire la lordosi alla cervicale. Poco importa se in mezzo alla scaletta la band non centri sempre in pieno l’obiettivo, come dimostra ad esempio la scolorita e paganeggiante “Thy Vital Breath”. I riff qui diventano più “solari”, si nota meno cattiveria, ma prendete quello che dico con le pinze, parliamo sempre di black metal “in your face”…Degna di nota ancora la bella title track, canzone “tirata” e dall’alone triste che potrebbe far venire in mente band come Borknagar, Dissection e Naglfar.

Un disco d’esordio di tutto rispetto quindi, dove ottima produzione, inventiva e fedeltà al genere sono assicurati. Forse l’unico piccolo neo di questo disco è legato a una mia preferenza personale, a gusti prettamente soggettivi, e cioè che in alcuni casi ho trovato fin troppo pulito il suono e una certa mancanza, ma solo in sporadici brani, di quell’attitudine devota al male che io ricerco in ogni disco black metal. L’oscurità è comunque presente e tutti i membri della band sono stati davvero professionali sotto tutti gli aspetti. Al tutto si unisce un gusto per gli arrangiamenti di chitarra di buon livello che consente ai pezzi di risultare avvolgenti e completi.

Aspetto con interesse il secondo full, perché date le premesse, avverto che potrebbe rivelarsi ancora migliore di questo, già molto buono, “Jubilate Diabolo”.

Recensore: Sergio Vinci
Voto: 74/100

Tracklist:
1. My Walk in the Dark 04:00
2. Beyond the Night 06:10
3. Seduced by the Evil One 04:01
4. Thy Vital Breath 05:30
5. Padre Mithra 05:28
6. Burnt Flesh Sculptures 06:17
7. Black Nocturnal Lithurgy 06:08
8. Jubilate Diabolo 07:22

DURATA TOTALE: 44:56 

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