LIV KRISTINE "Vervain"
Full-length, Napalm Records
(2014)
Ricordo ancora la prima volta che ho sentito “Aegis” dei Theathre Of Tragedy. E' stato amore a primo ascolto: già conoscevo ed amavo il gothic metal, ma era la prima volta che incontravo un suono talmente vellutato e suadente. Ciò anche grazie alle parti vocali melliflue e sognanti di Liv Kristine che, assieme ad Anneke Van Giesbergen, rappresenta il prototipo della voce angelica in ambito metallico.
A distanza di quasi venti anni da quel disco, la strategia musicale e commerciale della biondona nordeuropea non è cambiata poi molto, ed è ancora basata su brani costruiti su dei rigorosi 4/4 squadrati come blocchi, a tinte malinconiche, con il piano e le tastiere a fare perennemente da collante e da sfondo. Se i Leaves' Eyes rappresentano il lato più duro e metallico del suo sound, il progetto solista è invece indirizzato verso una platea di utenti rock-oriented anche nell'estetica prescelta, più pop potremmo dire, anche se la spina dorsale del sound è sempre rappresentata da basso-chitarra-batteria-tastiere.
Il risultato finale è tutt'altro che disprezzabile, benché sia palesemente figlio di un attento e meticoloso studio compiuto a tavolino. La cantante norvegese e suo marito Alexander Krull hanno, in pratica, imbastito una simpatica ditta familiare artigianale, che come tutte le imprese del genere punta ad un certo tipo di mercato di nicchia e che deve la sua fortuna alle innate ed innegabili capacità artistiche dei titolari. A me piace, ma non è lontanamente paragonabile a quanto aveva fatto in passato.
1. My Wilderness 03:31
2. Love Decay 04:42
3. Vervain 05:00
4. Stronghold of Angels 04:44
5. Hunters 03:32
6. Lotus 03:46
7. Elucidation 03:45
8. Two and a Heart 05:09
9. Creeper 03:49
10. Oblivious 04:52
11. Unbreakable 04:21
12. Love Decay (Liv only vocals) 04:59
13. Stronghold of Angels (Liv only vocals) 04:42
DURATA TOTALE: 56:52
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