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SEPULTURA "Machine Messiah" (Recensione)

Full-length, Nuclear Blast Records
(2017)

I Sepultura tornano dopo quattro anni dal loro penultimo disco con questo variegato "Machine Messiah". Questo disco è un pò diverso dagli ultimi perchè c'è l'innesto di vari suoni non necessariamente metal ma che ben si amalgano col sound poderoso del four pieces carioca. Si inizia con un arpeggio che introduce la title -track per poi pian piano, a passo cadenzato con la voce di Derrick Green che accarezza i nostri padiglioni auricolari; cesella castelli malinconici che scompaiono quando parte l'assolo a metà pezzo, che dà spazio all'aggressività dei quattro brasiliani.
"I am the enemy" scardina i nostri sonni tranquilli come un treno lanciato a folle velocità. Il suond è compatto, ottimo lavoro alla batteria di Eloy Casagrande e del bassista Paulo Jr. La furia ha termine e si entra in atmosfere tribali con "Phantom self" che in seguito andrà a modificare il pezzo in un deciso e chirurgico hard-core sostenuto molto bene da Derrick Green, che si riconferma ottimo vocalist. Ottimo assolo a tre quarti del pezzo che costruisce un'atmosfera leggiadra e particolare che apre spazio al classico assolo thrash poderoso e gelido. Nel finale del pezzo i due assoli si scambiano in un dialogo "extraterrestre". 

"Alethea" inizia con un sibilo misterioso che proviene da lontano per poi tramutarsi in un toro pronto all'attacco. Il pezzo si apre con sprazzi gelidi di potenza e dalle violente urla di Derrick che spazza l'etere in lungo e in largo devastando ogni dove e creando uno scompiglio terremotante. Rintocchi tribali concedono tregua per pochi istanti, e il massacro nel mattatoio Sepultura continua per terminare di lì a poco con una rasoiata che sventra l'ignara vittima in due. Lo strumentale "Iceberg dances" corre su ritmi metallici sorretti da un'ottima batteria e da un pulsante basso, i quali aprono ad un tappeto di tastiere e da un rutilante assolo che va a terminare in un arpeggio melodico sferzato dalla lama tagliente dell'assolo finale. "Sworn oath" si apre misteriosa con le sue porte oscure e antiche che conducono ad una frenetica danza con l'influenza di certi Slayer, ma resa personale dall'assalto vocale del mastodontico Derrick che staglia le sue frecce velenose. La tensione è smorzata a metà pezzo ma per poco, perchè si torna da subito nella furia tempestosa dettata dal combo carioca. Pezzo variegato che non annoia affatto. La tensione resta altissima con "Resistant parasites" che esplode contro i malcapitati. Gli assoli sono ben eseguiti, decisi e affilati senza far male ma che entrano come schegge di legno nella pelle. La macchinosa "Silent violence" non fa prigionieri; miete e tritura ogni cosa col suo incedere deciso e poderoso. La base ritmica sorregge ottimamente il tutto e a metà pezzo la voce filtrata di Derrick accarezza i nostri padiglioni auricolari per pochi istanti, perchè poi parte l'assolo melodico ma heavy alternato al cantato. "Vandal nest" risente del tocco degli Slayer, ma con personalità, facendo risaltare la potenza e l'apertura melodica del pezzo con un inserto in normal voice di Derrick alla Fear Factory.

Il disco termina con "Cyber God", introdotta da voce robotica che va a svilupparsi attorno ad un refrain che si attorciglia docilmente lungo l'asta irreale che porta la voce perentoria e decisa del cyber God (Derrick Green) verso lidi violenti. Pezzo molto vario con l'alternanza di velocità pesante e lentezza, il tutto con molta maestria e coraggio da parte di questi quattro carioca del metallo pesante.
In conclusione posso affermare che i Sepultura hanno rilasciato un ottimo disco che non annoia per la troppa pesantezza, ma sa dosare con maturità le varie caratteristiche della band. Un disco consigliato a quelli che vedono anche oltre il metal in senso ortodosso.

Recensione a cura di: Giorgio Gibellini
Voto: 75/100
 

Tracklist:
1. Machine Messiah 05:54
2. I Am the Enemy 02:27 
3. Phantom Self 05:30 
4. Alethea 04:31
5. Iceberg Dances 04:41
6. Sworn Oath 06:09
7. Resistant Parasites 04:58
8. Silent Violence 03:46
9. Vandals Nest 02:47
10. Cyber God 05:22

DURATA TOTALE: 46:05

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