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CHROME SKY "Binary" (Recensione)


Full-length, Ghost Record Label
(2021)

È sempre un piacere ascoltare band che hanno voglia di proporre qualcosa di diverso dalla solita minestra. Al di là del risultato finale è sempre stimolante ascoltare e provare ad entrare dentro una proposta musicale alternativa ai soliti ascolti. E lo stimolo è quello che spinge anche chi prova ad offrire una propria versione delle proprie idee musicali, cercando di non essere derivativi. È questo il caso dei Chrome Sky, duo tutto italiano, fautore di una musica fortemente moderna, basata sulle macchine, per questo etichettati come industrial, ma dai forti connotati metallici. 

Il primo elemento che risalta durante tutto l’ascolto è l’ottima prestazione vocale di Paolo Miano, elemento cardine, che riesce a rendere empatica questa proposta musicale. Allo stesso tempo va sottolineato il grande lavoro di Mario Ferrarese che è riuscito a creare dell’ottima musica, varia, ispirata, estremamente godibile. Le influenze sono diverse e sono da ricercare tutte nel campo industrial. Se in un brano come “Desert Sun” è lo spettro dei Fear Factory a comparire in sottofondo, la band a cui mi sento più di accostare Binary, sono i Little Drug Giants del bellissimo Primscast (qualcuno li ricorda? Band nata da una costola dei Napalm Death). Quello che ascolterete sarà un alternative metal, caratterizzato dai classici suoni industrial, con suoni sintetici ad accompagnare il potente riffing chitarristico. Come non rimanere colpiti da un brano come “Aeon Flux”, cupo, dai tratti dark, sorretta da un riffing notevole su cui la voce offre una grande interpretazione. “Quicksand” è un trip notturno metropolitano. Da sballo! La strana e sperimentale “March Of The Stormtroopers” è il degno finale di un album ben riuscito. In questa canzone si riassumono al meglio le caratteristiche dei Chrome Sky, tra suoni metallici ed industriali, momenti spaziali e voci stranianti. 

Ma non vanno dimenticati sicuramente il brano di apertura “Waterwall” che con la sua orecchiabilità e la sua musicalità fa subito centro e crea la giusta curiosità in chi si approccia per la prima volta a questa band. Segue una acida e ipnotica “Death Of Hero” in cui veniamo catapultati in un mondo cibernetico, figlia di una visione alla Blade Runner. Ma il miglior brano è sicuramente “Kleenex” con la sua atmosfera pesante ed allo stesso tempo spaziale, in cui le linee vocali ed in particolar modo il ritornello ti si ficcano in testa dopo un solo ascolto. Arrivato alla fine dell’ascolto non posso far altro che attestare l’ottima qualità di Binary, un album che potrebbe piacere ad ogni frangia metallica, proprio perché i Chrome Sky sono riusciti nell’arduo compito di mischiare molto bene le diverse influenze che caratterizzano il proprio sound.

John Preck
Voto: 77/100 

Tracklist:
01. Waterfall
02. Death of a Hero
03. Kleenex [Remastered Version]
04. Desert Sun [Remastered Version]
05. Ice God
06. Aeon Flux
07. Quicksand
08. March of the Stormtroopers

Line Up:
Paolo Miano – Voce
Mario Ferrarese – Programming

Web:
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