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Il metal del terrore: HELL THEATER (Intervista)


Una band come gli Hell Theater non capita tutti i giorni. Hanno tutte le qualità per essere apprezzati su larga scala e noi ci auguriamo che con il loro secondo album "S'Accabadora", il quale vanta anche un concept lirico davvero inquietante, possano ottenere i giusti riconoscimenti, perchè noi in redazione l'abbiamo apprezzato tantissimo! Le parole della band di seguito!

1 - Ciao ragazzi e benvenuti su Heavymetalmaniac.it. Parliamo del processo compositivo di questo vostro nuovo album?
BRIAN: Il processo compositivo parte dalle suggestioni dateci dalla storia o dal racconto horror che vogliamo narrare con il nostro concept. Queste prime suggestioni vengono tradotte in alcuni riff di chitarra, che poi vengono elaborati da tutta la band. Vengono quindi trasformati e arricchiti finché tutti i componenti non sono soddisfatti del risultato. Siamo un gruppo molto affiatato e siamo complementari nella composizione e sviluppo del lavoro.

2 - La copertina di "S'Accabadora" è davvero molto bella e inquietante. Chi l'ha realizzata e cosa rappresenta?
BOB: L’artwork deve essere coerente con la composizione musicale: siamo quindi felici che trasferisca inquietudine e colpisca chi la osserva. Per la rappresentazione delle nostre idee ci affidiamo da sempre al nostro bro Alessandro Giusto, ineguagliabile nel trasformare i nostri spunti in illustrazioni. L’interpretazione della cover di S’accabadora è soggettiva: sarà la vittima o il carnefice?

3 - Vogliamo parlare delle vostre influenze musicali?
BURYAN: Siamo dei grandi appassionati e “onnivori” di buona musica. Sicuramente siamo cresciuti con pane e Heavy Metal, declinato nelle sue molteplici sfaccettature: dal rock anni ’70 degli Uriah Heep al black metal dei Marduk, dai contemporanei Borknagar ai Ghost, ma non disdegniamo altri generi musicali, dalla corrente dei Corrieri Cosmici tedesca al folk di Loreena McKennitt, solo per fare degli esempi.

4 - State già lavorando a nuova musica? E ci saranno cambiamenti importanti nel vostro sound?
VICTOR: siamo in piena composizione del nuovo album che, come sempre, si adeguerà alle suggestioni e alle atmosfere della nuova storia. Attesa, suspence e colpi di scena non mancheranno, come il marchio Hell Theater comanda.


5 - Di cosa trattano le liriche di "S'Accabadora" e chi le ha scritte?
VICTOR: La storia è scritta da me, che sono di origini sarde, e si ispira alla figura realmente esistita in Sardegna della femmina S’Accabadora: colei che finiva i malati terminali e veniva chiamata dai familiari per porre fine alle sofferenze del proprio caro. Se invece il malato non fosse stato realmente in fin di vita, una maledizione si sarebbe scagliata contro coloro che avrebbero sfruttato S’Accabadora, commettendo, tramite lei, un omicidio. Il concept dell’album ha inizio da questa maledizione.

6 - Prossimi passi salienti che farete e programmi futuri, anche a livello di live show?
BRIAN: Stiamo cercando di definire delle date di live show per diffondere S’Accabadora e la nostra musica, organizzando concerti sia in Italia, che all’estero, tentando di sviluppare uno spettacolo vario e coinvolgente sia a livello sonoro che di performance. Inoltre, come detto poc’anzi da Victor, siamo in piena fase compositiva del terzo lavoro.

7 - Vi definite come una horror metal band. Cosa significa per voi questo termine?
BURYAN: La manifestazione del male, che è dentro di noi e nel mondo che ci circonda, espressa in musica e atmosfere diaboliche, invece di declinarsi in azioni violente.

8 - Quali sono le band che hanno avuto una particolare influenza sul vostro sound?
BOB: Le atmosfere dei Death SS, il suono tagliente degli Annihilator, la psichedelia dei Pink Floyd sono solo alcuni degli elementi che ci hanno influenzato nel tempo, singolarmente e come band.

9 - Provate a convincere un appassionato di metal che non vi conosce ad ascoltarvi e perchè.
BURYAN: L’heavy metal ha certe caratteristiche fondamentali: violenza, epicità, imponenza, estremismo, ma anche melodia ed atmosfera. Gli Hell Theater sono tutto questo.

10 - Riuscite a portare sul palco tutto l'immaginario horror che vi contraddistingue?
BRIAN: Ora come ora è impossibile. Abbiamo un nostro show che viene apprezzato, ma abbiamo tante altre idee e confidiamo prima o poi di avere il budget necessario per poterle realizzare tutte.

11 - A voi le ultime parole. Un saluto da parte nostra!
HELL THEATER: Siate curiosi, scoprite l’underground (non solo per piacere, ma anche per dovere) se vogliamo che rimanga viva una scena musicale non omologata, libera e originale, come ci hanno insegnato i grandi del rock. Ogni metallaro ha il dovere di sostenere l' underground con l’acquisto di musica per scongiurare la sua fine.
Stay Hellish!!

By Redazione

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