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SVIET MARGOT "Into The Badlands" (Recensione)


Full-length, Independent
(2023)

Noi di Heavymetalmaniac.it da tempo portiamo avanti una battaglia personale in cui crediamo: parlare poco o nulla dei grandi nomi e concentrarci maggiormente sulle band più underground e del nostro Paese. Questo non per campanilismo, non perchè ci pagano o altre fesserie del genere, ma solo perchè in questi quasi tredici anni in cui siamo esistiti come sito, abbiamo notato che si parla sempre dei soliti nomi. Alcuni poi hanno fatto il loro tempo e non hanno certo bisogno del nostro appoggio per essere notati. Poi c'è la questione del ricambio generazionale; tutti ne parlano ma pochi lo mettono in atto. E infine c'è la cosa più importante, cioè la qualità, che deve stare sempre in cima a tutto. E ce n'è ovunque e basterebbe solo cercarla, ma siccome tanta gente è pigra e abitudinaria, vorremmo porre nel nostro piccolo rimedio a tutto ciò...

Ecco quindi che oggi parliamo molto volentieri di "Into The Badlands", nuovo album degli italiani Sviet Margot. A dire la verità qui non parliamo proprio di underground, ma di una band che negli anni ha saputo ritagliarsi un certo seguito, e anche meritato! In questo nuovo album ci sono classe, potenza, tecnica e soprattutto ottime canzoni. Tutte marchiate a fuoco dall'ottima voce della cantante Tiziana Giudici. L'album parte con tre canzoni bellissime: "All I Need", "Tales & Tales" e "Crystal Tears". Tutte molto varie e composte divinamente, e di cui una menzione particolare va a "Crystal Tears", pezzo dall'animo sognante rinchiuso in un involucro rock. Le prime due invece sono belle sparate e più prettamente "metal".

Con "Distante Da Chi" la band inizia un percorso molto personale che mescola rock, elettronica e J Rock e si fanno notare anche i bei testi, questa volta espressi in italiano. Un pezzo malinconico e toccante che fa venire la pelle d'oca e in cui Tiziana Giudici offre una prova vocale da incorniciare. Dopo questa parentesi la band torna a picchiare duro con il metal moderno tendente all'alternative rock di "Waterfire". La band in questo pezzo è un treno in corsa, i tempi di batteria si fanno serrati e le chitarre sono ribassate e prepotenti. E come al solito la voce di Tiziana Giudice eleva il tutto all'ennesima potenza. Pezzo molto trascinante! "Limitless Change" calma un attimo gli animi, ma con "Into The Badlands" la band nuovamente confeziona un piccolo capolavoro di metal moderno, e ricompaiono molto marcate le influenze derivanti dall'elettronica e dal J Rock, che poi saranno forse ancora più presenti nella oscura traccia successiva, ovvero "Blood Lipstick".

Nella parte finale del disco colpiscono ancora due pezzi: la semi-ballad "Angel Of The Moon" e la conclusiva e sinuosa "Margot", dove sembra quasi di ascoltare qualcosa dei Garbage in chiave più hard rock. In definitiva, gli Sviet Margot con questo album si affermano come realtà da seguire, supportare ed amare. Un album come questo non può passare inosservato, in quanto è un vero gioiello della nostra scena (e non solo). Promossissimi!

Recensione a cura di Sonia Wild
Voto: 85/100

Tracklist:
01. All I Need
02. Tales & Tales
03. Crystal Tears
04. Distante Da Chi
05. Waterfire
06. Limitless Change
07. Into The Badlands
08. Blood Lipstick
09. Hope In Fire
10. Blue Mind
11. Wings Of A Star
12. Angel Of The Moon
13. Margot

Line-up:
Tiziana Giudici - Cantante, autrice e compositrice.
Alessandro Galizi - Bassista, chitarrista, arrangiatore e songwriter
Andrea Guidi - Chitarrista ritmico/solista

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