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A Buried Existence (Intervista)



Ecco a voi il resoconto dell'intervista fatta a Marko, vocalist di questa nuova creatura che si affaccia sul mercato con il buonisssimo ep "Ferocity", di cui trovate la recensione su questo stesso portale. Band formata da personaggi già più o meno noti, questa degli A Buried Existence (Glacial fear, C02, Land of hate, Uranium 235 ecc.), ma che ha voglia di dar vita ad una creatura dal sound in bilico tra HC e metal estremo dal sapore cupo e cinico. A voi!

1) Ciao ragazzi, innanzitutto complimenti vivi per il vostro ep “Ferocity”! Volete iniziare questa intervista parlandoci di come si è svolta la stesura e la realizzazione in studio di questo vostro esordio?

Marko: Innanzitutto ti ringrazio per i complimenti. La nascita di Ferocity è avvenuta nei Soundfarm Studio,lo studio di registrazione del nostro chitarrista, GLK. Ci si ritrovava tutti assieme nei week end alienandoci e,dedicandoci a quello che più amiamo fare e cioè musica,senza paraocchi e senza limitazioni varie,ciò che conta quando componiamo è che quel che ne esce fuori ci rispecchi al 100%,e devo dire che il risultato ottenuto ci soddisfa totalmente.

2) Ho davvero apprezzato la vostra proposta musicale, in grado di spiccare per personalità, oltre che per una buona produzione e una cura dei dettagli non comune. Trovo che “Ferocity” abbia un mood opprimente ma al tempo stesso presenti un bel groove, i quali contribuiscono a creare un bel muro sonoro. In sede di recensione ho azzardato alcuni riferimenti di genere da voi proposto, come il post-core e il metal. Siete d’accordo? Potete anche parlarci di quali sono le vostre principali influenze musicali?

Marko: Sono d’accordo con te, dentro la nostra proposta ci stanno sicuramente sia elementi metal che hc, non saprei inserirci in un filone musicale preciso, qualcuno ci ha definiti bastard death core, e credo sia la definizione che più si addice alla nostra proposta musicale.
Per quanto riguarda le influenze musicali, sicuramente ci influenza tutta la buona musica in generale, oltretutto proveniamo tutti da band con generi musicali differenti, si va dal thrash al brutal al metalcore ecc,insomma siamo molto open mind.

3) Come è nata la volontà da parte vostra, dato che fate tutti già parte di realtà ben inserite nel panorama metal italiano (Glacial fear, Land of hate,Zora, Uranium 235 ecc.), di creare una nuova creatura come gli A Buried Existence?

Marko: Il tutto è nato dalla mente malata di GLK, pur essendo nel giro da molti anni ha la stessa voglia di suonare di un ragazzino agli esordi, così quando ha proposto di creare questo gruppo non ci abbiamo pensato su due volte ed ora eccoci qua. La voglia di sperimentare è sempre tanta, quella di suonare e far casino in giro lo è ancora di più.

4) Vorrei ancora sottolineare la professionalità e il gusto in sede di mixaggio di “Ferocity”, davvero un’arma in più in questa release. I suoni risultano potenti e ben congegnati per dare un’atmosfera desolante al tutto. In definitiva penso che la vostra musica, con una produzione diversa, non sarebbe stata così efficace. Siete d’accordo se dico che il vostro sound si distingue e si esprime al meglio proprio grazie ad una attenta miscela di stile e realizzazione finale dei suoni?

Marko: Il merito è tutto di GLK e dei suoi Soundfarm studio,una garanzia! Siamo davvero fortunati in Calabria ad avere uno studio del genere, ci evita delle trasferte magari in culo ai lupi per poter registrare i nostri prodotti.

5) State lavorando a del nuovo materiale? E se è così, potete anticiparci qualcosa sulla direzione che seguirete in futuro?

Marko: Al momento ci stiamo dedicando ai Live e alla stesura delle canzoni che faranno parte del nostro prossimo lavoro, non so ancora cosa ne uscirà fuori, di sicuro sarà musica estrema, psicotica e sperimentale. Sono curioso anche io di sentire cosa ne uscirà fuori.

6) Vorrei che spendeste due parole sulla scena estrema italiana e, se vi va, potete fare anche qualche nome che secondo voi merita attenzione.

Marko: La scena estrema Italiana è viva e vegeta e, a mio avviso è altamente competitiva con quella estera, purtroppo è la mentalità che non va, sia da parte del pubblico che tende a guardare sempre al mercato estero, sia da parte di alcune band che ancora devono nascere e già si ritrovano a pagare le agenzie succhiasoldi per poter suonare di spalla alla band estera di turno. Così facendo la meritocrazia va a farsi fottere e la dignità di certa gente a mio avviso non esiste proprio. Per fortuna in questi anni ho conosciuto tanta gente e posso affermare che non siamo gli unici a pensarla così, quindi non si può fare di tutta l’erba un fascio.
Per quanto riguarda i nomi potrei citarti di sicuro gli Schizo appena usciti con il loro nuovo massacro sonoro, gli stessi Glacial Fear incui suonano GLK e Tato i quali sono in giro da più di 15 anni,i Sadist che non hanno bisogno di presentazioni, la lista sarebbe troppo lunga,tante sono le band che rispettiamo e che si fanno veramente in quattro senza scendere a compromessi e spero raccolgano tutte ciò che stanno seminando negli anni.

7) Come vedete il futuro musicale in genere? Mi riferisco soprattutto alla ormai trita e ritrita questione del file-sharing selvaggio. Io credo che questo abbia portato molta gente a usufruire della musica in maniera quasi “bulimica”, cioè si scarica troppo e si vivono troppo poco i dischi. Siete d’accordo con quanto affermo? Volete però anche esaminare i pro e i contro di questa era dominata da internet?

Marko: Io sinceramente non sono contrario al file-sharing, i cd costano troppo, da collezionista la cosa mi dispiace un po’, ma ora come ora preferisco scaricare i cd dei gruppi famosi e comprare quelli delle band underground.

8) Mi pare che l’aspetto lirico sia piuttosto importante per voi. Di cosa si parla nelle vostre canzoni?

Marko: Nei nostri testi trattiamo tematiche rivolte al sociale, nulla di inventato, parliamo di una realtà che ci appartiene, magari vivere al Sud Italia e in particolare in Calabria aiuta a trattare determinati argomenti, con questo però non voglio dire che non amiamo la nostra terra. Fieri di essere Calabresi.

9) Quali sono i vostri piani futuri in questo momento?

Marko: Suonare tanto e ovunque, urlare il nostro messaggio attraverso la nostra musica e comporre i pezzi del nostro prossimo cd, il tutto in totale calma e tranquillità,nessuno ci corre dietro, non abbiamo contratti che ci impongono nulla e soprattutto non paghiamo nessuno affinchè ci metta sotto contratto(cosa che a quanto pare sta andando molto di moda), meglio di così!

10) Ok ragazzi, grazie della disponibilità e concludete l’intervista a vostro piacimento!

Marko: Grazie a voi per lo spazio concessoci, visitate il nostro myspace: http://www.myspace.com/aburiedexistence
Support the underground music!

Intervista a cura di: Kosmos Reversum

Per approfondimenti:

http://www.myspace.com/aburiedexistence

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